In merito al servizio di assistenza igienico personale ai ragazzi disabili che frequentano le scuole medie superiori di competenza della provincia, riceviamo e pubblichiamo la nota Fp Cgil e Cisl Fp. L’Ars, qualche giorno fa, non era riuscita a firmare l’abrogazione dell’art.10 della legge numero 8 del 2016 prima della pausa feriale, in quanto, l’ultima seduta si è conclusa per mancanza del numero legale di deputati siciliani. È stato quindi rimandato tutto al 13 settembre.
I due sindacati chiedono al sindaco della Città Metropolitana, Renato Accorinti, un incontro al fine di procedere all’immediata pubblicazione del bando di gara per assicurare l’assistenza igienico personale agli alunni che frequentano le scuole medie superiori.
“L’Ars , nei giorni scorsi, con l’approvazione dell’art. 5 della mini finanziaria – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della Fp Cgil e Calogero Emanuele Segretario Generale della Cisl Fp – ha provveduto ad abrogare l’art. 10 della l.r. n.8 del 2016, che prevedeva il passaggio della gestione del servizio di assistenza igienico sanitaria di competenza delle ex province e degli enti locali, alle istituzioni scolastiche. Inoltre, per garantire l’avvio del servizio di assistenza nei primi mesi dell’anno scolastico, l’Ars ha provveduto a stanziare un milione e 500 mila euro per le Città Metropolitane.
Appare chiaro l’intento della deputazione siciliana – continuano Crocè ed Emanuele – con l’approvazione dell’art 5. Tutto ritorna come prima, anche se il voto finale per l’approvazione dell’intera manovra finanziaria è stato rinviato a settembre.
E’ necessario procedere alla pubblicazione di un bando di gara per l’affidamento del servizio. I ragazzi disabili non possono attendere il voto finale previsto per il 13 settembre, quando i nostri deputati saranno tornati dalle ferie. E’ necessario trovare una soluzione, anche temporanea, per superare questo “pasticcio siciliano” .
Non può essere negato il diritto allo studio ai ragazzi che hanno il sacrosanto diritto, all’apertura dell’anno scolastico, di ricevere la dovuta assistenza. In caso contrario – concludono Crocè ed Emanuele – non esiteremo, insieme ai genitori dei ragazzi, ad organizzare eclatanti iniziative di protesta”.
(112)