L’assessore al Bilancio Luca Eller Vainicher, per meglio far capire in quali ambasce si trovi il Comune di Messina, ieri in conferenza stampa ha detto: “ In questo momento è come avessimo una donna incinta travolta da un’auto e dobbiamo salvare sia lei che il bambino”.
Gran bella metafora, assessore, specie perchè perfettamente attinente alla ‘gravida’ Messina. Rende infatti nei tempi di una gestazione rapida ( 7 mesi, quelli trascorsi da quando il bilancio doveva essere presentato); nel travaglio ( il pupo non vuole nascere); nella sofferenza dei parenti stretti ( dipendenti comunali, di cooperative e vari); in quella del marito ( la città tutta); nel rischio che il pupo nasca pure malformato.
Ma, per dirla tutta e in linea con Eller, va detto che “non è che Messina volesse proprio essere messa incinta”. Bastava un sano rapporto, fatto di amore, passione, buone intenzioni e serena convivenza. Insieme, Messina e la giunta Accorinti, avrebbero potuto gestire un bella relazione.
Certamente non sarebbero mancati gli screzi iniziali, i battibecchi, come nelle migliori famiglie, ma poi tutto sarebbe scorso nel nome dell’amore, quello promesso 3 anni fa e sinora non mantenuto.
Invece no: l’hanno ‘messa incinta’ e dopo 7 mesi l’hanno pure sbattuta su una strada, dove è stata centrata da un’auto. Ora vogliono salvare Lei e il bambino.
Non si fa accussì.
Patrizia Vita
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