“Proprio adesso, incrocio Via Garibaldi – Torrente Trapani. Io passo col verde, svolto a destra. Da sinistra, col rosso, una macchina mi cammina quasi addosso e frena di botto.” E’ un post di Facebook, scritto dall’ex consigliere della V Circoscrizione Alessandro Russo, a meno di ventiquattro ore dal tragico incidente che ha causato la morte di Lorena Mangano. Stesso incrocio, stessa rischio, stesso menefreghismo. Mentre migliaia di persone pregavano per le sorti della sfortunata ragazza, qualcuno ha pensato bene di continuare ad infischiarsene del codice stradale e dell’incolumità propria, ma soprattutto altrui, replicando un gesto pericoloso che solo un giorno prima aveva causato un dramma. Tutto si sarebbe potuto ripetere. Tutto si potrà ancora ripetere, diciamolo, in modo seriale, perché l’inciviltà è dura a morire.
Di scene del genere a Messina ne accadono quotidianamente, le sopportiamo quasi con rassegnazione. Ma quando hai ancora davanti agli occhi i resti accartocciati di un’auto, il sangue che copre l’asfalto, le urla, le sirene, non riesci a rimanere indifferente. Quando una ragazza lotta per rimanere in vita attaccata ad un macchinario per un rosso non rispettato – e poi la perde quella lotta – comportamenti del genere ti lasciano il segno.
Ieri ho percorso in auto pochi chilometri, da Palazzo Zanca ho raggiunto la zona sud della città. In quel breve tragitto ho notato due auto passare con il rosso e il solito motorino attraversare in velocità un incrocio, nonostante lo stop. Io ho provato rabbia, tanta, ma so che per molti è routine. E non dovrebbe esserlo.
Sono comportamenti incivili che in una frazione di secondo possono trasformarsi in gesti criminali. Ogni giorno ognuno di noi rischia di ferirsi, o morire: colpa di chi commette l’infrazione stradale, ma un po’ anche colpa di chi non si indigna più. L’incoscienza, il menefreghismo di certi individui non viene scalfita neanche da una tragedia come quella di via Garibaldi, in cui, va ricordato, le vittime potevano essere molte di più.
Fa male, ma deve fare ancora più male sapere che, purtroppo, la morte di Lorena non servirà a niente. Domani è un altro giorno, ma nulla cambia.
Andrea Castorina
(3101)
Caro Andrea,
Hai pienamente ragione, ma i semafori ed il codice della strada valgono per gli individui civili.
A Messina è necessaria una “sana repressione” avanti con telecamere in tutti i semafori e dopo i primi ritiri di patente vedrai che saremo tutti civilissimi….