Se l’idea era quella di creare scompiglio, Beppe Grillo c’è riuscito in pieno. Un leader nato, quello che stamani ha raggiunto a nuoto la sponda siciliana. Lo ha fatto per “fare struscio”, d’accordo, ma lo ha fatto. Poteva anche arrivare su nave a Messina. Per dare un segnale forte della presenza del Movimento 5 Stelle in Sicilia, bastava “remasse contro il sistema” ed era fatta. Ma lui, che uomo di spettacolo rimane sino all’ultimo respiro, ha preferito la “scena”. E adesso, accolto da una marea di gente, è pronto a conquistare elettori. Pronto per un tour dell’isola della durata di 17 giorni, ognuno dei quali sarà scandito da comizi in cui, a trionfare, saranno, come il suo stile impone, urla, invettive contro il governo. Pronto a “catturare” proseliti. Impresa non difficile, diciamolo, per il performer genovese come per chiunque altro fosse giunto, anche su natante, reperire proseliti per una causa che “rompe” ( sin qui solo a parole) la politica fatta di complicità, sprechi, tangenti e promesse inevase. I sondaggi danno già un calo di votanti vicino al 40% per le regionali del 28 ottobre. Una stima di facile intuizione, viste le lotte intestine dei partiti tradizionali, visti gli insulti, le querele, il patetico botta e risposta tra candidati e, dunque, l’irresistibile “voglia di nuovo” che pervade l’elettore. Ed è qui che si insinua Grillo: tra il popolo dei delusi. Insomma, va a sparare sulla Croce Rossa. E così, da perfetto stratega del messaggio mediatico, da profondo conoscitore della comunicazione ad effetto, l’uomo che voleva darci l’America ci dà la “non Italia”.
Tra le dichiarazioni “bagnate” dell’uomo venuto dal mare, stamani, una, tra tutte, conquisterà il cuore degli isolani: “ La Sicilia può fare a meno dell’Italia. L’italia non può fare a meno della Sicilia”. Ci creda o meno, frase da slogan elettorale o no, è davvero così. La nostra terra ha tutto per “camminare da sola”. La Sicilia raffina il 40% della benzina e del gasolio utilizzati in Italia. Ha luce e gas perchè produce energia, e ne spedisce anche nel continente. Grazie al transito del più grande metanodotto marino, che trasporta 25 miliardi di metri cubi di gas, l’isola fornisce alle altre regioni la metà del metano consumato. In pratica, se la Sicilia s’incazza ( ma quando?) potrebbe riscuotere, al posto del Tesoro italiano, le accise sui prodotti energetici. Circa 12 miliardi di euro l’anno. E da Roma in su tirano pure calci…. Caro Grillo, sulla scorta della sua frase di sicuro effetto elettorale, è invitato a trasmettere il messaggio nella sua Genova.. e paraggi.
Patrizia Vita
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