Messina. Finite la vacanze estive si fa i conti con il caro voli: chi rientra dalla Sicilia verso il resto d’Italia o, peggio, verso l’estero in questo periodo deve pagare cifre spropositate per l’acquisto dei biglietti.
L’aereo, al Sud, è l’unico mezzo per raggiungere le sedi lavorative, o di studio fuori sede, senza investire giornate intere in viaggi in treno.
Per questo Capitale Messina, di concerto con l’associazione studentesca FuoridiMe, fa un’analisi attenta del panorama dei trasporti arei in Sicilia, sollecitando il Governo Regionale a trovare soluzioni immediate.
I primi ad essere colpiti dal caro voli sono senza dubbio coloro che viaggiano frequentemente, soggetti per i quali la mobilità rappresenta una necessità e che costituiscono una domanda anelastica, insensibile alle variazioni di prezzo. In secondo luogo è l’intera economia regionale a risentirne, in quanto l’attrattività della nostra terra risulta penalizzata dal lievitare dei costi per raggiungerla.
L’esempio della Sardegna
In Sardegna il Governo, come riconoscimento della continuità territoriale, ha emanato un bando europeo per le compagnie aeree, con l’obiettivo di calmierare le tariffe con l’applicazione di c.d. oneri di servizio pubblico sulle tratte interessate. Ciò fa si che vengano garantiti 5 milioni di posti con tariffe bloccate.
Si tratta di un impegno finanziario di 250 milioni di euro per il prossimo quadriennio, a garanzia del diritto dei sardi a collegamenti efficienti e sostenibili.
La richiesta di Capitale Messina
«In Sicilia – scrive Capitale Messina – la continuità territoriale, già applicata ai collegamenti con le isole di Lampedusa e Pantelleria, è diventata una necessità stante l’assenza di alternative credibili in quanto a celerità ed efficienza, perdurando la mancanza di alta velocità ferroviaria a sud di Salerno e un generalizzato deficit di collegamenti infrastrutturali via terra. Ma finora non si è mai andati al di là delle generiche dichiarazioni di intenti. La Commissione Europea, in merito al problema, sottolinea l’assenza di qualsivoglia iniziativa italiana al riguardo».
«Per questo ci appelliamo alla classe politica siciliana – concludono Capitale Messina e FuoridiME – perché si impegni fattivamente affinché il Governo, in interlocuzione con la Commissione Europea, individui le soluzioni che consentano l’abbassamento delle tariffe aeree per i siciliani e crediamo che questa battaglia debba rappresentare uno dei punti qualificanti del programma politico dei candidati a Governatore della Regione Siciliana».
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In altre regioni, vedi Sardegna hanno delle notevoli riduzioni!!!!!!!