Messina non poteva mancare nella classifica delle città a rischio evasione fiscale. Già da oggi, dunque, i messinesi meno “fedeli” nelle dichiarazioni comincino a tremare. Parte da lunedi 19 agosto, infatti, in tutta Italia, il redditometro, il sistema che consentirà all’Agenzia delle Entrate, di effettuare un controllo incrociato tra redditi e consumi che evidenzi eventuali incongruenze, dunque, evasioni fiscali. Gli ultimi 4 anni di ogni cittadino avente reddito saranno spulciati dal Fisco.
Il sistema sarà collegato ad oltre 100 banche, oltre che a tutti i principali istituti bancari: la soglia che farà scattare l’accertamento è stata fissata nel 20% in più di squilibrio tra spese sostenute e redditi dichiarati. I cittadini con ” i conti che non tornano” già a settembre potrebbero essere chiamati a spiegare al Fisco le anomalie rilevate.
E intanto uno studio pubblicato dal Sole 24 Ore rileva, attraverso una classifica, le città italiane più a rischio-evasione. Ovvio che la palma degli infedeli va al sud.
Le siciliane Messina, Catania, Ragusa, Trapani e Agrigento, si piazzano in lista.
Tra le città con lode fiscale, invece, nessuna siciliana.
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