Preoccupano le imminenti campagne elettorali, sia le regionali ormai prossime che le amministrative di Messina del 2018. Equilibri già instabili ed un’economia in stasi rischiano di essere ulteriormente influenzate dalle “promesse” della politica.
Queste le conclusioni dell’incontro, tenutosi ieri presso la sede di Cisl Messina, dell’Esecutivo provinciale di Cisl alla presenza del segretario generale di Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo.
Obiettivo dell’evento era valutare le opportunità di sviluppo e occupazione a Messina, e in Sicilia, partendo da un’analisi della situazione attuale del mondo del lavoro e dell’impresa.
Lo sviluppo del mondo del lavoro è “in attesa” e la Sicilia vive, in effetti, una profonda difficoltà testimoniata anche dai dati ISTAT che la pongo come seconda regione più povera del Paese.
Preoccupa, soprattutto, la lunga stagione elettorale che ci si appresta a vivere.
«Rischiamo – dichiara Tonino Genovese di Cisl Messina – di finire ulteriormente nel tritacarne di una campagna elettorale lunghissima che partirà a novembre con le regionali per finire con le amministrative del Comune di Messina la prossima estate. Certamente verrà promesso il mondo a colori per poi scoprirsi nelle condizioni di degrado, povertà, emarginazione, illegalità e sopraffazione in cui ci troviamo».
Prima ancora della politica è necessario che si crei nuovo slancio occupazionale, la situazione economica di Messina, e della Sicilia intera, deve migliorare per garantire una ripresa della qualità della vita.
«Le difficoltà delle persone – continua Tonino Genovese – sono legate alle difficoltà del lavoro. È necessaria la creazione di nuovi posti di lavoro per dare dignità alle persone e per recuperare legalità. Senza lavoro legale la nostra comunità rischia una deriva maggiore della mancanza di lavoro stesso. Ci vuole un progetto sia politico che sociale e che crei nuove, concrete, opportunità di lavoro.».
Preoccupazione per una campagna elettorale che rischia di «invertire le priorità» è stata manifestata anche dal segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo: «Già è così, pensiamo a quelle che noi consideriamo priorità, ovvero infrastrutture, rifiuti, il problema acqua. E poi la necessità di avviare il Patto per la Sicilia, uno degli elementi portanti per lo sviluppo. Ma – ha continuato Milazzo – non registriamo risultati positivi neanche sull’utilizzo dei fondi europei e la nostra preoccupazione è quella che se non si riuscirà a spendere l’intero importo si rischia una decurtazione. È un quadro macroeconomico che risente dell’azione politica che non si è concretizzata negli ultimi mesi».
Per la Cisl è necessario dare una risposta ai siciliani. «O si dà una risposta occupazionale o si rischia di perdere un anno dietro alle diatribe dei partiti. Vogliamo vedere i programmi, serve rendere il sistema economico siciliano moderno e sostenibile. La forbice si è allargata e i siciliani ricchi sono sempre più ricchi, quelli poveri sempre più poveri. Per questo è necessario dare una risposta occupazionale».
Poi la chiusura su Crocetta. «Cosa lascia Crocetta al mondo lavoro? Tante incognite e tante incompiute. Si era partiti con tante speranze ma il dato conclusivo è deludente».
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