Dopo le dichiarazioni del leader dell’Udc, Gianpiero D’Alia, che aveva scritto al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per chiedere del futuro della sede della Camera di Commercio di Messina, e il commento del presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, che si compiaceva che D’Alia avesse centrato finalmente il problema, oggi interviene il commissario della Camera di Commercio, Franco De Francesco, con una nota che riportiamo di seguito.
“Con riferimento alle dichiarazioni del presidente di Confcommercio Messina a proposito dell’interrogazione dell’on. Gianpiero D’Alia, il commissario della Camera di commercio di Messina, Franco De Francesco, non può che esprimere sconcerto e sorpresa in merito alla sua richiesta di fare chiarezza sulle motivazioni che hanno determinato il commissariamento dell’Ente.
Tali motivazioni, com’è ben noto allo stesso presidente di Confcommercio Messina, sono legate ai ricorsi e alle successive indagini, disposte dall’assessorato regionale, sui dati non veritieri comunicati da alcune associazioni datoriali, ivi compresa Confcommercio Messina, in occasione delle procedure di rinnovo dello scorso consiglio camerale.
Appare quantomeno singolare, oltre che fuorviante, concludere che il commissariamento abbia non solo impedito l’insediamento dell’organo politico, ma soprattutto portato “sull’orlo del precipizio economico” una Camera di commercio, quale quella di Messina, che “prima godeva di buona salute”.
Sono parole in libertà espresse in maniera strumentale, dimenticando due dati essenziali che hanno comportato l’attuale situazione di sofferenza, ossia la perdita del fondo perequativo per l’anno 2015 in seguito al mancato accorpamento e la riduzione del 35% del diritto camerale annuale”.
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