Si è svolta questa mattina, nella sala Giunta del Palazzo camerale, la 13ª Giornata dell’Economia, durante la quale sono stati resi noti i dati sull’andamento economico provinciale.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il commissario della Camera di commercio, Franco De Francesco, il segretario generale, Alfio Pagliaro, e il funzionario dell’Azienda speciale servizi alle imprese dell’Ente camerale, Gianluca Ilacqua.
“L’andamento economico della provincia di Messina continua a mostrare evidenti segnali di sofferenza – ha affermato il commissario Franco De Francesco −. I dati relativi al I trimestre 2015 rivelano, infatti, una marcata diminuzione del numero delle imprese rispetto alla stesso periodo dell’anno precedente. Le cessazioni di imprese, infatti, sono state il 20% in più delle nuove iscrizioni”.
“Un quadro desolante – ha sottolineato −, che comporta un indebolimento generale del sistema imprenditoriale del territorio peloritano. Uno scenario al quale, ormai, assistiamo da anni e che non lascia ben sperare per il futuro visto che, a tutt’oggi, non si ravvisa alcun segnale di ripresa.
I dati Inps, tra l’altro, evidenziano una consistente e costante riduzione dell’occupazione del 3,5% che arriva al -5,0% nel caso dei soli addetti “dipendenti”. Il settore maggiormente colpito è quello delle costruzioni”.
“Il perdurare della crisi, che investe il nostro Paese – ha continuato Franco De Francesco −, ha effetti sul tessuto imprenditoriale messinese molto preoccupanti. Sarebbe opportuno che le istituzioni e gli operatori economici lavorassero in sinergia per individuare i necessari correttivi perché il territorio messinese possa risalire la china.
Tanto per cominciare, una significativa defiscalizzazione degli oneri a carico delle imprese, un alleggerimento degli adempimenti burocratici ed un più facile accesso al credito”.
“Dare risposte adeguate e tempestive alle imprese è – ha concluso −, senz’alcun dubbio, il punto giusto da cui partire. Come stanno cercando di fare, ormai da tempo, gli Enti camerali impegnati sempre più nel venire incontro alle esigenze di un mondo imprenditoriale che, oggi più di ieri, necessita di istituzioni che lo sostengano”.
Di diverso parere è stato Alfio Pagliaro, segretario generale: “Il tessuto economico messinese con le sue 60.275 imprese registrate di cui attive 45.983 (76,29%) è stabile rispetto l’anno precedente (2013); in termini statistici aumenta dello 0,24%, ovvero di 145 unità in più rispetto al 2013.
La sua struttura produttiva vede prevalere il settore “commercio” (34,44%), il secondo settore economico è quello delle “costruzioni” (15,08%), seguono “agricoltura” (12,84%), e le “attività produttive” (8,66%). Il commercio è il settore trainante dell’economia del territorio”.
“La distribuzione per natura giuridica riscontra che la parte più consistente è rappresentata da imprese individuali (60,5%) – ha affermato −, seguono la società di capitali (19,4%) e le società di persone (12,3%). Il peso delle società di capitali è modesto se rapportato a quello nazionale che è del 24,6%”.
“Fino al 31 dicembre 2014 – ha continuato Pagliaro −, l’economia messinese rimane stabile sui valori dell’ anno 2013, registra positivamente la crescita delle società di capitali a dimostrazione di una evoluzione verso forme più complesse per rispondere meglio alle sfide del mercato, ma, rimane chiusa incapace di attrarre imprenditori di fuori regione”.
“Considerato che – ha concluso −, dal punto di vista endogeno, non si riescono a trovare le risorse o le idee in grado di dare una svolta, aprendo l’economia messinese ai soggetti di altre aree, è essenziale che le istituzioni tutte, locali e regionali, avviino un programma di investimento per la valorizzazione del territorio, vista la naturale propensione turistica di Messina, oppure portino avanti la concreta realizzazione di opere, come ad esempio il Ponte sullo Stretto, che facciano affluire le necessarie risorse finanziarie per dare una svolta decisiva alla situazione stabile-stagnante dell’economia messinese”.
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