«Un colpo mortale all’economia e alla storia di Messina». Queste le parole di Cateno De Luca, presidente del Gruppo Misto – Sicilia Vera all’Ars, che si esprime duramente sull’accorpamento dell’Autorità Portuale di Messina e Gioia Tauro.
Associazioni di categoria, amministrazioni locali e molti esponenti politici regionali si sono già espressi contro la prospettiva di accorpare a Gioia Tauro l’Autorità Portuale di Messina.
A questo coro, che cerca di attrarre l’attenzione nazionale, si aggiunge la voce di Cateno De Luca che, di recente, ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Messina per le prossime amministrative.
«Tutta la deputazione regionale messinese ha ribadito al Presidente della Regione, Nello Musumeci, che l’autorità portuale di Messina non può sparire – ha dichiarato De Luca – ma, purtroppo, la classe politica messinese nel parlamento nazionale ha dormito o ha accettato altre prebende in cambio del proprio silenzio sull’ulteriore grave ed inaccettabile scippo compiuto dal Governo Renzi/Gentiloni».
Alle parole di dissenso sull’operato del Governo nazionale, però, il neo-deputato regionale aggiunge un’interessante ipotesi: «La creazione di una nuova Autorità che accorpi Messina, Milazzo e Tremestieri – che avrebbe da sola una movimentazione analoga a quella di tutti i porti della Calabria – sarebbe una soluzione certamente più logica dell’accorpamento fra Messina e Gioia Tauro, poli che hanno un flusso ed una movimentazione del tutto disomogenei».
De Luca conclude con un appello al presidente della Regione: «Da Musumeci ci aspettiamo che il Governo Siciliano sia risoluto nell’opporsi a questo scempio e che si adoperi concretamente per una soluzione che tenga nel giusto conto la storia e le necessità dell’area portuale di Messina e dei suoi operatori».
La speranza dei più è che il Governo regionale prenda le parti in questa vicenda favorendo, possibilmente, l’indipendenza dell’Autorità Portuale di Messina.
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