Abusava sessualmente di una ragazzina, 13 anni appena, approfittando della fiducia che i genitori della minore riponevano in lui: zio della vittima. Come non affidare a quel parente così attento la figlia, quando tra i due sembrava esserci un sereno affiatamento. Zio e nipote si incontravano spesso. In ambito familiare non è rara la frequentazione quasi quotidiana. A volte lui accompagnava la piccola a scuola, altre dalla compagnetta, a studiare. Occasioni, queste, si è scoperto tardi, per abusare della bambina. Ne abusava anche a casa, nei momenti in cui poteva, lontano dagli altri. Aveva appena 10 anni, lei, quando lo zio ha mostrato il suo morboso interesse. Non capiva, 3 anni fa, che non era normale che lui la toccasse, la baciasse in modo diverso. Poi, qualche anno dopo, lo scorso anno, ha capito ed ha detto alla mamma che non voleva più uscire con lo zio; che non le piaceva quello che lui le faceva. Anche la mamma ha capito: ha denunciato i fatti alla polizia e, da qui, è scattata una lunga indagine. Per verificare, accertare il racconto della bambina. Con estremo tatto, perchè non è facile entrare nel mondo infranto di una 12enne, i poliziotti hanno scoperto che era tutto vero. Hanno scoperto che all’interno di un normale nucleo familiare si nascondeva l’orco. Lo zio, 38 anni, è stato arrestato. Su ordinanza di custodia cautelare, richiesta dal sosituto procuratore Anna Maria Arena, firmata dal gip Monica Marino.
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