Usava le sue conoscenze mafiose per intimorire l’ex: arrestato per stalking ed estorsione

Pubblicato il alle

3' min di lettura

La Polizia ha arrestato un uomo accusato di stalking ed estorsione nei confronti dell’ex. L’indagato, vicino a noti boss mafiosi tortoriciani e barcellonesi, era arrivato a fare terra bruciata attorno alla donna, costringendola a non recarsi più al posto di lavoro proprio grazie alle sue “amicizie”. Ma questa lunga storia di minacce e violenze è giunta al termine.

In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Capo d’Orlando hanno arrestato un pregiudicato di Tortorici. Il provvedimento cautelare, emesso dal giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta della locale Procura della Repubblica capeggiata dal dott. Angelo Cavallo, è stato adottato per i reati di estorsione e stalking pluriaggravati ai danni di una ex.

L’attività d’indagine diretta dal sostituto procuratore Andrea Apollonio ha consentito di ricostruire l’intera vicenda, consistita in una lunga serie di minacce seguite puntualmente da danneggiamenti, pedinamenti, aggressioni verbali e talvolta fisiche ad danni della vittima; si sono inoltre registrati singolari ed inquietanti episodi di monitoraggio dell’autovettura in uso a questa con strumenti tecnologici.

L’uomo non si era arreso di fronte alla fine di una storia, e a fini intimidatori e ritorsivi utilizzava le proprie conoscenze nell’ambito della criminalità organizzata e mafiosa di Barcellona, tanto da far percepire alla donna di essere in serio e costante pericolo di vita.

Tali azioni delittuose venivano poste in essere quotidianamente; ciò in quanto la vittima avrebbe intrapreso una nuova frequentazione con un altro uomo. La situazione ha generato nell’arrestato un accanimento che è sfociato in episodi di violenza fisica e psicologica seguiti da atti intimidatori di natura estorsiva: la donna, in particolare, veniva costretta a non recarsi più sul posto di lavoro, nel barcellonese, in quanto senza la sua “protezione” non avrebbe più potuto lavorare.

Infatti l’uomo faceva espresso riferimento a “persone che contano nell’ambito criminale” di Barcellona P.G., capaci di avere il controllo del territorio locale, territorio in cui lei non era più gradita dopo l’affronto fattogli. Anzi, avrebbe dovuto lasciare immediatamente il posto di lavoro ad altri del luogo, indicati dagli “amici” di Barcellona. Le indagini hanno poi accertato la stretta vicinanza dell’arrestato a noti boss mafiosi, tortoriciani e barcellonesi.

Da ultimo l’odierno arrestato, al fine di rendere maggiormente incisiva la sua azione delittuosa, ha minacciato di morte la vittima facendogli recapitare un cordino annodato a mo’ di cappio, esasperandola a tal punto da superare le paure e denunciare l’uomo, facendo partire subito le indagini.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’AG competente.

FONTE: Questura di Messina

(269)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.