Un corteo partito dall’autoparco di via Salandra, composto da circa 200 persone, tutte in rigoroso silenzio, con in testa il figlio dell’operatore di MessinAmbiente, morto sul lavoro il 3 luglio scorso, ha accompagnato Antonino Tomasello nella chiesa di SS. Pietro e Paolo, dove si stanno per celebrare i funerali.
In una chiesa gremita di gente, oltre alla famiglia, sono presenti anche il sindaco Renato Accorinti, il commissario di MessinAmbiente, Alessio Ciacci e l’esperto Raphael Rossi, i rappresentanti della Cgil, Clara Crocè e Lillo Oceano, la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile e diversi consiglieri comunali.
L’uomo, lo scorso giovedì, è precipitato con la spazzatrice nel torrente Pace mentre svolgeva la sue mansioni. Ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo della vittima. Si attendono ancora i risultati della perizia tecnica sul mezzo.
Lillo Oceano, segretario generale della Cgil Messina, presente ai funerali, ha dichiarato: «Con il carico di dolore, rabbia e indignazione che provoca in ogni circostanza una morte per incidente sul lavoro, da oggi pomeriggio dobbiamo tornare a lavorare, con ancora maggiore impegno, per garantire il massimo della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Salvaguardare la vita umana anche nei luoghi di lavoro è una responsabilità di tutta la collettività, a maggior ragione se il datore di lavoro è pubblico».
«Sono molte le pecche in materia di sicurezza ˗ ha proseguito ˗ che la Cgil ha denunciato nel tempo nelle aziende partecipate e soprattutto a MessinAmbiente. Sulla sicurezza non è ammesso alcun risparmio, alcuna spending review, non c’è crisi economica che tenga. Da cittadini e da lavoratori paghiamo le tasse, pure quella su raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche perché vengano rispettate le norme sulla sicurezza sul lavoro. Il nostro impegno sarà quello di chiedere sicurezza sul lavoro e vigilare affinché venga garantita».
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