Un complimento di troppo a una minorenne è bastato a far scoppiare un’accesa rissa tra due famiglie di Milazzo. Ieri pomeriggio i Carabinieri del centro mamertino, allertati da una segnalazione telefonica, sono intervenuti in via Palmiro Togliatti. Giunti sul posto, i militari hanno sorpreso tre uomini in evidente stato di alterazione intenti a scagliarsi contro un 37enne originario di Messina. A quel punto, i Carabinieri sono riusciti a bloccare prima uno degli aggressori armato di bastone e successivamente altri due che a loro volta, a mani nude, stavano aggredendo la vittima, procurandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
I tre soggetti bloccati sono stati successivamente identificati in un 56enne macellaio, un 20enne ed un 42enne tutti di Milazzo, quest’ultimo a sua volta ha riportato lesione guaribili in venticinque giorni. Nel corso della contestuale perquisizione i militari hanno sequestrato inoltre un bastone di legno, ricavato da un piede di sedia, utilizzato nel corso dell’aggressione. Sul posto intervenivano anche diverse ambulanze del 118 che hanno trasportato i feriti nel vicino ospedale.
Dalle indagini dei Carabinieri, si è riuscito a ricostruire che, alla base della diatriba c’erano antichi dissapori tra due distinti nuclei familiari allargati che abitano a distanza di pochi metri. Alcuni dei protagonisti della vicenda sono già notiai Carabinieri per passate richieste di intervento sempre a seguito di screzi e litigi. A far scattare la scintilla che ha provocato l’ultima lite, un apprezzamento di poco gusto all’indirizzo di una minorenne appartenente a una delle due famiglie. Quella battuta mal digerita sarebbe stata alla base di un’escalation di insulti, minacce e alla fine di aggressioni fisiche durate più di qualche ora e terminata solo grazie al pronto intervento del 112.
I tre uomini identificati sono stati arrestati in flagranza del reato di lesioni aggravate in concorso, e su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che ha coordinato l’attività, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Ricostruito il quadro complessivo, i Carabinieri hanno inoltre deferito in stato di libertà altre sei persone, un 37enne ed una 36enne di Messina, un 23enne una 16enne ed un 54enne di Milazzo, ed un 33enne di Barcellona Pozzo di Gotto, legate da rapporti di parentela ed amicizia con i protagonisti della colluttazione sedata dai militari, che a vario titolo avevano partecipato alle colluttazioni.
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