Il sostituto procuratore Liliana Todaro ha chiesto il rinvio a giudizio per i vertici della “Caronte&Tourist”, Vincenzo Franza, la madre Olga Mondello, l’amministratore delegato Antonio Repaci, e per i componenti del consiglio d’amministrazione della “Salerno Container Terminal”, Agostino, Vincenzo ed Enrico Gallozzi. Tutti sono stati indagati nell’ambito dell’inchiesta scaturita da un bando di gara, quello relativo alla gestione della rada San Francesco, al quale parteciparono, tra altre società, anche la “Caronte & Tourist”, del gruppo Franza, e la “Salerno Container Terminal”, del gruppo Gallozzi.
Secondo la Procura, che indagò 3 rappresentanti della prima società (Vincenzo Franza, Olga Mondello e Antonino Repaci) e 3 della seconda ( Agostino, Vincenzo ed Enrico Gallozzi) per i quali l’ipotesi di reato è quella di turbativa d’asta, la gara in questione, relativa al trasporto nello Stretto, vedeva le due società solo apparentemente “rivali” nell’aggiudicarsi l’appalto, visto che la società dei Franza ha una quota azionaria in quella dei Gallozzi. Quindi, il sospetto della Procura messinese è che i due gruppi abbiano tentato una sorta di “monopolio” per aggiudicarsi il trasporto sullo Stretto e, rafforzando l’offerta, ed eliminare così la concorrenza.
Lo scorso maggio, il gip aveva disposto il blocco alla partecipazione alle gare pubbliche per le società coinvolte.Prevedeva l’allontanamento di “Caronte&Tourist”, del gruppo Franza, e della “Salerno Container Terminal”, del gruppo Gallozzi, per 12 mesi, dalle gare pubbliche. Misura interdittiva che venne revocata soltanto 2 settimane dopo dallo stesso gip, Salvatore Mastroeni, che l’aveva applicata. Per il giudice, però, rimaneva consistente il teorema d’accusa.
Oggi la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 6 indagati. Compariranno davanti al gup Maria Vermiglio il 5 novembre prossimo.
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