Amici e parenti di una dipendente del Comune di Taormina non pagavano multe. Arresti domiciliari per una 50enne, accusata di frode informatica e indebito accesso ai sistemi informatici. Secondo l’accusa, infatti, la dipendente comunale avrebbe modificato gli stati di pagamento di multe nel sistema informatico del Comune di Taormina, evitando così di farle pagare ad amici e parenti. Il provvedimento, emesso dal Gip di Messina, Maria Teresa Arena, su richiesta del sostituto procuratore Stefano Ammendola, é stato notificato alla dipendente dalla polizia municipale di Taormina. A dare il via all’inchiesta era stata la segnalazione dei Vigili Urbani di Taormina, insospettiti dal fatto che di alcune multe, che risultavano pagate, non c’era riscontro nelle casse. Ed ancora: notifiche inviate, ma mai partite. Una trentina i casi accertati dal 2010 al 2012. Tra i ‘beneficiari’ ci sarebbe stata anche una donna morta, che risulta in regola con il pagamento di una multa elevata ad una vettura venduta in vita ma ancora intestata a lei.
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