Da stanotte alle 4 anche il personale della Messinambiente si fermerà. In segno di solidarietà agli operatori ecologici di Ato1, Ato2, Ato4 che operano in provincia e che attendono il pagamento degli arretrati. Anche nel capoluogo domani mattina troveremo i cassonetti zeppi come i cittadini di tutto il “messinese”. “È una situazione paradossale quella venutasi a creare nella nostra provincia che rischia di aggravarsi di giorno in giorno, si corre il ragionevole rischio di una vera e propria emergenza rifiuti – sostengono i sindacati Fp Cigl, Fit Cisl E UilTrasporti – a farne le spese i cittadini, costretti a vivere con cumuli di immondizia e i lavoratori che non percepiscono gli stipendi ormai da troppi mesi”. La ditta Dusty, la società catanese che cura l’appalto per conto dell’Ato2 nei giorni scorsi ha paventato il licenziamento di tutte le maestranze perché vanterebbe un credito di oltre 8 milioni di euro nei confronti dell’Ato Me 2 e dei comuni ricadenti nell’ambito. “Gli altri sindaci del territorio d’ambito dell’Ato Me 2 si rifiutano di sottoscrivere i contratti di subentro adducendo la motivazione che singoli Comuni non possono accettare di sottoscrivere contratti contenenti pattuizioni “leonine” a danno dei propri bilanci” – commentano le organizzazioni sindacali. I netturbini del capoluogo, nelle scorse settimane, avevano annunciato di voler aderire allo sciopero del 18 settembre. E così faranno.
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