E’ da incubo quanto avviene alla Stazione Centrale di Messina. I passeggeri che devono percorrere il sottopassaggio per raggiungere i binari, o quelli di ritorno, non possono farlo perché questo è allagato dallo scorso sabato. L’unica alternativa è attraversare i binari, contravvenendo al divieto e, soprattutto, a rischio della propria vita.
La segnalazione arriva dal Comitato Pendolari Siciliani, per voce del presidente, Giosuè Malaponti: “Mentre la Città di Messina patisce, da circa due settimane, la mancanza d’acqua, il sottopassaggio della stazione centrale di Messina di acqua ne ha in abbondanza. Il sottopassaggio per accedere ai binari è allegato da sabato scorso – denuncia Malaponti -, senza che nessuno abbia provveduto, tempestivamente, allo svuotamento e al ripristino del sottopasso per l’accesso a tutti i binari”.
“La gente – continua il Presidente del Comitato Pendolari Siciliani – attualmente è costretta ad attraversare i binari per mezzo della passerella di fronte la cappella di stazione senza alcuna assistenza. Oltre al problema del sottopasso desideriamo segnalare che vi è un problema di sgocciolamento continuo di acque piovane dalle pensiline ai binari 2 e 3″.
“La gente è stanca di sopportare tutti questi disagi e disservizi – incalza – e in modo particolare i ritardi, in specie se causati ai primi treni del mattino nella fascia oraria compresa tra la 6 e le 9, ritardi oramai divenuti cronici o parte integrante dell’offerta commerciale di Trenitalia. Offerta di trasporto ferroviario a carico della Regione Siciliana da gennaio 2015, giusta deliberazione della giunta regionale n. 159 del 22 giugno 2015 relativa all’intesa per la sottoscrizione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano”.
“Al momento – continua -, sono trascorsi quattro mesi dalla data dell’intesa, e non ci è dato conoscere i contenuti degli allegati e delle appendici che riteniamo la parte più importante di tutta l’operazione “Contratto di Servizio” perché esplica le tipologie dei servizi o meglio tutto quello che la Regione sta acquistando dall’impresa ferroviaria. Non è importante se il cittadino, l’utente, il pendolare non conosca i contenuti ma quello che è veramente strano, assurdo ed inaccettabile è che i contenuti di questi atti importanti annessi al Contratto di Trasporto non li conoscano nemmeno i 90 parlamentari siciliani e nello specifico nemmeno i commissari della “IV Commissione Trasporti” dell’Ars”.
“Teniamo a precisare – aggiunge -che in altre regioni gli allegati, le appendici ed il contratto, prima della firma con l’impresa ferroviaria, sono stati discussi, pianificati ai tavoli di convocazione dell’assessorato regionale ai trasporti, a differenza di quanto invece in Sicilia non è stato fatto, se non dall’impresa ferroviaria Trenitalia che ha prospettato solamente l’offerta commerciale che entrerà in esercizio a dicembre 2015″.
“Altro che partecipazione e trasparenza messa in atto dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e trasporti della Regione Siciliana – aggiunge -, che dovrà sin da subito farsi carico di rispondere e risolvere le varie problematiche che l’utenza ferroviaria le sottoporrà vista la spesa di 111,5 milioni di euro e per un contratto di trasporto ferroviario, che di sicuro non soddisferà le aspettative dei pendolari e dell’utenza siciliana che, mensilmente, si trova a fare i conti con il proprio datore di lavoro per le ore di ritardo da recuperare. Quali garanzie – conclude Malaponti -, quali accorgimenti, quali opportunità miglioreranno le condizioni del trasporto ferroviario e le aspettative dei siciliani, vista la spesa milionaria e la gestione diretta della Regione?”
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