È stato disposto il divieto di accesso alla Sicilia e alla Calabria per il 61enne arrestato lo scorso giugno dalla Polizia di stato perché ritenuto responsabile di aver messo su e gestito un “vero e proprio supermercato della droga”. L’uomo, attivo anche in pieno lockdown, è ritenuto responsabile anche di atti intimidatori nei confronti di alcuni dei propri “clienti”.
Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona P.G. ha eseguito l’ordinanza di misura cautelare del divieto di dimora e di accesso nelle regioni Sicilia e Calabria, emessa dal Tribunale di quel centro, a carico di un sessantunenne resosi responsabile di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
L’uomo, già detenuto per gli stessi reati, era stato arrestato lo scorso giugno dai poliziotti dello stesso commissariato quando fu trovato in possesso di cocaina e la somma in contanti di 9.000 euro, verosimile provento di spaccio.
Le successive indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria, hanno accertato che l’uomo aveva organizzato presso la sua abitazione un vero e proprio “supermercato” della droga, con decine di “clienti” che giornalmente si mettevano in coda per acquistare droga.
Anche in pieno lockdown centinaia di episodi di cessione sono stati documentati con conseguenti segnalazioni amministrative e sequestri di sostanza stupefacente.
Dalle indagini è emerso inoltre che il sessantunenne, ritenendo delatori alcuni residenti della zona in cui abita, abbia posto in essere delitti minatori danneggiando un portone e lasciando uno strofinaccio nel foro della porta, quale inequivocabile “invito” a non denunciare.
FONTE: Questura di Messina
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