La Sicilia ha ripreso a bruciare: nella notte tra il 29 e il 30 agosto numerosi incendi sono divampati nelle province di Palermo e di Messina. Per far fronte alla situazione, il presidente Nello Musumeci ha convocato una seduta straordinaria del Governo regionale. Per dare supporto ai Vigili del Fuoco e al Corpo Forestale, il Dipartimento della Protezione Civile Regionale ha messo in campo oltre 150 volontari con 30 mezzi.
Le operazioni di spegnimento degli incendi divampati in provincia di Messina sono iniziate sabato 29 agosto intorno alle 20.00. Sei squadre dei Vigili del Fuoco hanno lavorato incessantemente per spegnere le fiamme sviluppatesi nel territorio della zona tirrenica (e in particolare nei comuni di Piraino, Rometta, Frazzanò, Milazzo e San Pier Niceto) e nella zona nord di Messina (San Saba e più precisamente in contrada Musarra dove sono state temporaneamente evacuate alcune abitazioni, rientrate nella stessa notte o nelle prime ore del mattino).
Per quel che riguarda la zona di Palermo, la situazione è stata particolarmente difficile ad Altofonte, comune della provincia di circa 10mila abitanti. Qui un incendio è divampato sulle colline, in prossimità delle case, per un fronte stimato di circa due chilometri. Nella notte tra il 29 e il 30 agosto, il messaggio del sindaco Angela De Luca, che ha invitato i residenti delle zone più prossime alle fiamme a uscire da casa e allontanarsi.
Oggi, lunedì 31 agosto, il Governo regionale si riunirà per una seduta straordinaria con all’ordine del giorno gli incendi divampati questo fine settimana in Sicilia e la questione dei migranti: «È stata una notte difficile – ha dichiarato il presidente Nello Musumeci il 30 agosto. Ho convocato il governo della Regione per una riunione urgente. I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione. Per tutta la notte oltre 150 uomini dei vigili del fuoco, della Protezione civile e del Corpo forestale hanno lavorato e continuano a lavorare senza tregua. Tutta la mia gratitudine».
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