“Si preferisce piangere dopo sui danni alle cose e alle persone piuttosto che cercare di prevenire i disastri”. Lo sfogo di un lettore, già “miracolato”, che teme l’arrivo delle piogge

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romareaUn lettore, Giovanni Merenda, ci scrive lamentando l’indifferenza delle istituzioni cui si è rivolto nel timore che la propria abitazione possa essere travolta dal torrente che fiancheggia l’immobile, a Rometta. Ecco cosa scrive in una lettera, inviata oltre un mese fa per posta certificata, alla quale nessuno dei destinatari- a suo dire – ha mai risposto:

All’ufficio Protezione civile Messina

All’ufficio Protezione civile regione Sicilia

Alla Procura della Repubblica Messina

Alla Prefettura di Messina

Io, Giovanni Merenda, rendo noto alla S.V. quanto segue.

Io abito dal 1993 a Rometta Marea, in provincia di Messina, nel complesso Romarea in una casa di mia proprietà. La mia abitazione confina con il torrente Saponara. Durante l’alluvione del novembre scorso la mia casa si è salvata solo per pochi metri dall’esondazione del torrente Saponara che ha distrutti i muri perimetrali del complesso e parte delle abitazioni che erano trenta metri più a valle della mia. Per mia fortuna si era creato negli anni nella parte del torrente a monte dell’esondazione una specie di argine naturale. Se l’alluvione del torrente dovesse ripetersi anche in forma molto più lieve questa volta la mia casa sarebbe distrutta, perché l’argine naturale non esiste più, ma sopratutto perché il letto del torrente che fino al novembre scorso era profondo circa tre metri rispetto al livello della strada adesso è profondo solo un metro circa. Questa situazione che rende in grave pericolo la mia e altre case è chiaramente visibile e valutabile. Ma siamo già alla metà di agosto e niente è stato fatto per porre un rimedio a questo pericolo, nonostante le piogge disastrose nella zona cominciano, come tutti sanno, nel mese di ottobre. Si preferisce piangere dopo sui danni alle cose e alle persone piuttosto che cercare di prevenire i disastri.

Gradirei avere una risposta.

Cordiali saluti.

Giovanni Merenda

14 agosto 2012


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