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Sequestro discarica Mazzarrà Sant’Andrea: 3 indagati

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tribunale barceellonaSono stati notificati tre avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta che ha portato al sequestro della maxi discarica di Mazzarra’ Sant’Andrea, disposto dal gip del tribunale di Barcellona. A riceverli, il direttore generale Giuseppe Antonioli, l’ex amministratore delegato Pino Innocenti e l’ex presidente Antonello Crisafulli.
L’indagine nasce lo scorso giugno da una relazione di una commissione regionale relativa alla regolarita’ di alcuni atti. Due gli aspetti emersi, da un lato reati di natura edilizia, dall’altro responsabilita’ di natura ambientale. Abuso edilizio e attivita’ di gestione di rifiuti non autorizzata le ipotesi di reato formulate dopo i controlli sulla mega struttura di contrada Zuppa, gestita dalla Tirrenoambiente Spa, le cui responsabilita’ sono state passate al vaglio di chi indaga.
Le indagini, coordinate dalla procura barcellonese, hanno permesso di accertare che sarebbero stati realizzati lavori di sbancamento propedeutici per un ampliamento della discarica, in totale assenza di autorizzazioni edilizie. Altro accertamento riguarda il modo con cui sarebbero stati abbancati i rifiuti. Sarebbero stati conferiti nella discarica un milione di metri cubi in piu’ rispetto ai rifiuti ammessi. Inoltre, la coltivazione sarebbe avvenuta in sopraelevazione creando una situazione di pericolo con il rischio di movimenti di questi rifiuti. Una situazione di pericolo per l’ambiente e per l’incolumita’ delle persone. Infine, sulle pareti della discarica sarebbero state accertate criticita’ con la fuoriuscita di percolato. Il Comune di Messina e la societa’ Messinambiente hanno intanto istituito una unita’ di crisi per affrontare una possibile emergenza rifiuti. Avviati i contatti ufficiali con altri centri di conferimento, individuando la possibile disponibilita’ di una discarica in provincia di Catania.
Intanto, al sequestro segue l’inevitabile problema del conferimento e smaltimento rifiuti. Nella discarica sequestrata, infatti, finivano i rifiuti di una settantina di Comuni. Gli inquirenti hanno detto che il provvedimento odierno ha soltanto anticipato quanto già era nell’aria. Mazzarrà Sant’Andrea andava comunque chiusa per il superamente della capacità di contenimento, e sindaci, prefetto e Regione erano già impegnati a reperire un altro sito per conferire i rifiuti. Si preannuncia un periodo nero per la raccolta e lo smaltimento.

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