Una ventina di reperti archeologici, anfore, vasi e frammenti di grande interesse e valore storico-economico sono stati ritrovati a Vulcano a casa di un 60enne dell’isola. L’uomo deteneva gli oggetti senza la necessaria certificazione, che deve essere rilasciata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali.
A seguito di una perquisizione su delega della Procura della Repubblica di Barcellona, i Carabinieri di Vulcano hanno recuperato e sequestrato i reperti. Preziosa è stata la collaborazione del personale del Museo archeologico di Lipari che hanno datato i reperti come risalenti al III secolo a. C., all’età greco-romana-italica.
L’uomo è stato denunciato dai carabinieri per ricettazione oltre che per detenzione illegale di reperti archeologici di valore storico. Il sospetto dei militari dell’Arma, è che le anfore e i vasi siano stati trafugati dalle stive dei relitti che si trovano sui fondali dell’arcipelago eoliano.
Dopo essere stati catalogati e fotografati dal personale del Museo archeologico di Lipari, i reperti storici sono stati sottoposti a sequestro penale e verranno affidati al museo per essere esposti.
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