Dragos Ionut Andries, 24 anni, e Dascalu Petrisor, 27 anni, cittadini romeni, ritenuti responsabili di una rapina a mano armata messa a segno lo scorso 12 aprile a Linguaglossa, sono stati trasferiti nelle carceri di Messina e Catania.
Secondo gli inquirenti, insieme avrebbero individuato le loro vittime, due donne intente a scattar foto in un parcheggio, le avrebbero costrette a salire sulla loro auto minacciandole con una pistola e, condotte in una strada secondaria, le avrebbero malmenate. Dopo averle derubate, i due malviventi le hanno abbandonate scappando a bordo della loro auto.
Solo il giorno dopo, Dragos Ionut Andries, è stato individuato dagli agenti di Polizia Stradale a Tremestieri, ubriaco e in compagnia di un altro connazionale, a bordo dell’auto rubata.
In quell’occasione, il 24enne ha ignorato l’alt della Polizia e tentato la fuga lungo una stradina nei pressi dei caselli autostradali, ma è stato bloccato. A seguito della perquisizione della vettura, gli agenti hanno rinvenuto una pistola — probabilmente quella utilizzata per la rapina del giorno precedente.
Le successive indagini effettuate dalla Polizia Stradale hanno poi portato all’individuazione del complice che — sempre secondo gli investigatori — sarebbe il diretto responsabile delle percosse subite dalle due donne, mentre l’altro stava alla guida.
Il complice, Dascalu Petrisor, è stato rintracciato a Piedimonte Etneo dalla Polizia Stradale di Catania e arrestato. Ad entrambi sono contestati anche i reati di sequestro di persona e porto abusivo d’arma.
Il connazionale con il quale viaggiava Dragos Ionut Andries nei pressi dei caselli di Tremestieri è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. Al momento, non sono emersi elementi che lo possano collegare alla rapina del 12 aprile.
Nelle foto: Dragos Ionut Andries e Dascalu Petrisor
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