L’ospedale di Patti è stato di nuovo preso di mira e ha subito il secondo furto di farmaci nell’arco di pochi mesi. Dopo l’episodio dello scorso luglio, la farmacia del “Barone Romeo” è stata nuovamente svaligiata. Ancora non si conosce con esattezza il valore dei farmaci rubati, ma — secondo una prima stima — a mancare all’appello sarebbero una serie di medicinali salvavita per il valore di circa 100 mila euro; cifra che però potrebbe essere anche più elevata.
E se il nosocomio di Patti non è nuovo a questi episodi, non è neanche l’unico in provincia ad avere subito simili furti. Il mese scorso, infatti, anche dall’ospedale di Barcellona, il “Cutroni Zodda”, sono venuti a mancare diversi farmaci utilizzati nella cura dei malati di Aids, prevalentemente anti-retrovirali, per il valore di 50 mila euro.
Episodi che si ripetono, dunque, la cui entità è grave, e che vanno soprattutto a discapito dei soggetti più deboli che necessitano di ricevere determinate cure.
Anche nel resto dello Stivale, recentemente, i casi di furti nelle farmacie dei nosocomi sono in aumento. Dal 2006 ad oggi dagli ospedali italiani sono venuti a mancare medicinali per un valore che si aggira intorno ai18 mila euro. Il 2012 e il 2013 sono stati gli anni che hanno visto crescere il fenomeno, con un aumento stimato intorno al 70% solo nell’anno appena trascorso.
La Dia (Direzione Investigativa Antimafia) si è messa in moto per individuare e colpire le nuove realtà criminali che si stanno concentrando su questo tipo di business. I farmaci rubati — secondo gli inquirenti — vengono poi rivenduti all’estero o al mercato nero —, alimentando una piazza in forte crescita — soprattutto nei Paesi dove la crisi si fa maggiormente sentire.
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