Il gup Monia De Francesco ha rinviato a giudizio due medici del Policlinico, si tratta di Gianfranco Scalfari, per il reato di falso in atto pubblico, e Rosalba Ristagno, accusata di omissione di atti d’ufficio e falso. I due dovranno comparire davanti ai giudici della prima sezione del tribunale, il 17 maggio prossimo.
La vicenda giudiziaria è uno stralcio dell’inchiesta seguita alla morte del piccolo Riccardo Caramella, di 7 mesi, avvenuta il 23 agosto 2010 al policlinico di Messina.
La denuncia dei genitori determinò l’apertura dell’inchiesta e l’iscrizione sul registro degli indagati di otto tra i medici che seguirono il decorso clinico del bambino al Piemonte e al Policlinico.
Nel marzo 2016 furono condannati 3 medici del Piemonte ed un medico del policlinico. Scalfari era stato assolto. Il Tribunale aveva però disposto la trasmissione degli atti al PM per un approfondimento d’indagini relativo al falso in cartella clinica rilevato, a carico di Scalfari, in corso di dibattimento.
Secondo l’accusa, il medico avrebbe indicato un falso orario di ingresso al reparto del paziente. Orario smentito dalla relazione del radiologo che effettuò sul piccolo paziente un clisma opaco, relazione su cui risultava orario antecedente a quello indicato da Scalfari nel diario clinico.
La dottoressa Ristagno è accusata di avere omesso di trasmettere alla autorità giudiziaria gli atti della relazione ispettiva dai quali emergeva la falsità ideologica del diario clinico, in particolare la relazione del radiologo.
La famiglia Caramella, costituitasi parte civile, è assistita dall’avvocato Antonio Roberti.
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