Chiama i soccorsi perché il suo scooter era in fiamme e finisce in carcere

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I Carabinieri hanno arrestato un 46enne rumeno condannato nel 2015 per atti persecutori. L’uomo aveva chiamato i soccorsi perché il suo ciclomotore si era incendiato ma sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, sono giunti anche i militari dell’Arma che lo hanno identificato scoprendo a suo carico un ordine di carcerazione cui non era stato possibile dare esecuzione.

Sfortunatamente per lui, mentre i Vigili del Fuoco domavano l’incendio del mezzo a due ruote, i Carabinieri, di propria iniziativa, hanno identificato l’uomo riscontrando a suo carico una condanna definitiva a 8 mesi di reclusione.

La pena scaturisce dalle indagini svolte, a carico del cittadino rumeno, nel 2015 dagli uomini della Compagnia dei Carabinieri di Messina Sud che avevano fatto emergere continui atti vessatori e persecutori nei confronti della ex convivente, per queste condotte ossessive l’uomo era stato processato e condannato, portando all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina – Ufficio Esecuzioni Penali.

Al termine delle formalità di rito il 46enne è stato trasferito presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto dove dovrà espiare la pena comminatagli.

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