Si è chiuso davanti al giudice monocratico Massimiliano Micali, nell’aula della Corte d’Assise, il processo che vedeva imputati ex amministratori comunali, tecnici comunali e regionali, responsabili di ditte. Si tratta di quello scaturito dall’alluvione che a Giampilieri, il 1 ottobre 2009, fece 37 vittime.
Due sole condanne decise dal giudice Micali: 6 anni per l’ex sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, 6 anni per l’ex sindaco di Scaletta, Giuseppe Briguglio, per il reato di omicidio colposo plurimo. Per entrambi anche l’interdizione dalle cariche pubbliche per tre anni.
Assolto con formula piena Salvatore Cocina, ex responsabile della Protezione Civile Regionale, per il quale l’accusa, lo scorso ottobre, aveva chiesto la condanna più alta: 10 anni e 6 mesi di reclusione.
Assolti anche: l’ex commissario del Comune di Messina, Gaspare Sinatra; Antonino Savoca, autore di uno studio geologico tecnico; Alberto Pistorio; Giovanni Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione; Francesco Triolo , Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, progettisti; Salvatore Cotone, geologo, e Giovanni Randazzo, autore della “nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalita’ idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara’.
Alle famiglie delle vittime andranno provvisionali e il risarcimento da stabilire in sede civile.
Una sentenza, quella di oggi, che ha nettamente ribaltato le previsioni, basti pensare che pubblici ministeri Antonio Carchietti e Antonella Fradà avevano chiesto per tutti i 15 imputati condanne per un totale di 100 anni di carcere.
Hanno difeso gli avvocati Bonni Candido, Alberto Gullino, Antonello Scordo, Laura Autru Ryolo, Carmelo Scillia, Giovanni Calamoneri, Nunzio Rosso, Giambattista Freni.
Patrizia Vita
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