cateno de luca - sindaco di Messina

Processo De Luca. La Cassazione respinge il ricorso della Procura: niente arresti domiciliari per il sindaco

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Messina. Niente arresti domiciliari per Cateno De Luca. Questo il verdetto della Suprema Corte di Cassazione che, ieri, era chiamata a “dire l’ultima parola” sulla legittimità dell’arresto del Deputato regionale avvenuto l’8 novembre scorso, a pochi giorni dalla sua elezione all’Ars.

«La Suprema Corte di Cassazione ci ha dato nuovamente ragione».

Ad annunciarlo è proprio Cateno De Luca sulla sua pagina Facebook: «Il verdetto ci è stato notificato alle ore 7.30 (di stamane, ndr) dopo una notte insonne in attesa di notizie».

«Mentre ero in Consiglio Comunale a Messina – racconta il Sindaco – a Roma si stava svolgendo  l’udienza (sulla legittimità dell’arresto, ndr) ed ero in continuo contatto con il professor Carlo Taormina per capire se rischiavo di tornare agli arresti domiciliari».

Cateno De Luca, infatti, era stato arrestato nel novembre scorso con l’accusa di evasione fiscale per un presunto giro di fatture fittizie. Nella stessa operazione agli arresti domiciliari era finito anche Carmelo Satta, presidente del CAF Fenapi.

«La Suprema Corte di Cassazione – aggiunge De Luca – ha respinto il ricorso della Procura della Repubblica di Messina, confermando l’inesistenza dei presupposti per l’arresto». Come già a novembre, il neo-eletto Sindaco di Messina, ribadisce con forza la sua estraneità ai fatti e si prepara ad altri aggiornamenti giudiziari che potrebbero giungere già nella tarda mattina di oggi.

Stamani, infatti, dalle ore 9 in poi si svolgerà innanzi al GUP del Tribunale di Messina l’udienza preliminare per stabilire se questa vicenda potrà essere archiviata o, invece, se ci sarà un apposito processo per approfondire la questione.

L’udienza di oggi, fissata in realtà per il 28 giugno, era stata rinviata per impegni di Cateno De Luca in qualità di deputato regionale.

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