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Presunti brogli elettorali: divieto di dimora per presidente di seggio. L’accusa: “Voti comprati per una pelliccia”

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tribunale-messina 1I giudici della Tribunale della Libertà hanno disposto il divieto di dimora per Gaetano Portaro, il presidente di seggio per il quale la Procura di Messina aveva chiesto l’arresto , avendo ipotizzato che nel seggio da lui presieduto durante le amministrative di giugno, quello di casa Serena, fossero avvenuti brogli elettorali. Niente carcere per lui, così come aveva deciso il Gip, ma solo divieto di dimora in città per la durata di 3 mesi.
Con la decisione del TdL, dunque, prende sempre più corpo l’ipotesi d’accusa avanzata dalla Procura messinese. Sull’ordinanza del Riesame , infatti – come cita Nuccio Anselmo, sulla Gazzetta del Sud- si parla di:” clima di forte condizionamento a Casa Serena. E’ stato infatti accertato – scrivono i Giudici – come alcuni degli ospiti della casa di cura siano stati condizionati da Portaro nell’espressione della propria preferenza”.
Per quel presidente di seggio, il gip aveva rigettato la richiesta di arresto avanzata dalla Procura. Di più, aveva anche rigettato una richiesta di incidente probatorio, quella utile a fissare le prove in possesso della pubblica accusa, vale a dire dichiarazioni degli anziani ospiti, quali, ad esempio, quella di un’attempata signora che avrebbe rivelato: ” Mi hanno promesso una pelliccia in cambio di un voto a chi volevano loro”.

 

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