E’ ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti ai danni della moglie S.D., cittadino italiano di 43 anni, arrestato dai militari della Stazione Carabinieri di Santa Teresa di Riva. Le manette sono scattate nel pomeriggio del 31 Maggio in seguito all’attività investigativa svolta dai militari.
lunedì 27 maggio i militari hanno ricevuto una richiesta d’intervento da parte del personale medico del presidio territoriale d’emergenza di Santa Teresa di Riva: A.A., 35enne cittadina italiana, aveva avuto una lite con il proprio marito. La donna, infatti, ha dichiarato che quel giorno aveva avuto un diverbio con S.D. che l’aveva ripetutamente percossa e strattonata. Riuscita a fuggire, la vittima si è recata al presidio ospedaliero di Santa Teresa di Riva per ricevere cure mediche.
L’uomo ha raggiunto la moglie presso i locali sanitari per cercare nuovamente un contatto con la malcapitata, abbandonando i suoi propositi solo dopo l’intervento del personale medico occorso in aiuto della donna. Giunta una pattuglia dei Carabinieri, è stata intrapresa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina. Per tali fatti la donna ha sporto denuncia nei confronti del marito, responsabile di altri maltrattamenti, anche fisici, risalenti e ripetuti nel tempo. Per l’uomo è così scattato il divieto di avvicinamento alla casa familiare con obbligo di non farvi rientro e di non avvicinarsi ai luoghi solitamente frequentati dalla donna.
Contravvenendo alle prescrizioni imposte dalla legge, S.D. ha tuttavia reiterato le sue condotte vessatorie nei confronti della A.A. già dalla tarda serata del 29 Maggio, quando ha inviato messaggi audio tramite cellulare alla donna. Nuovamente nella prima mattina del 30 Maggio l’uomo ha cercato ancora un contatto fisico per le vie di Santa Teresa di Riva con la donna e questa, difesa anche dai passanti che hanno udito le grida della malcapitata, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri. L’uomo, però. di è dato alla fuga prima dell’arrivo dei militari. Sporta nuovamente denuncia querela da parte della A.A. e sentiti i passanti presenti ai fatti, l’attività di indagine ha permesso di raccogliere in breve tempo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo. L’Autorità Giudiziaria, preso atto della pericolosità e della recidiva di S.D., ha commisurato all’uomo la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, prontamente eseguita dai militari il 31 Maggio che espletate le formalità di rito, ha posto il fermato presso l’abitazione dei propri genitori a disposizione del competente Tribunale di Messina.
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