Una cosa è la dirigenza un’altra i dipendenti e proprio quelli dell’Ancol, in una nota, hanno ritenuto opportuno fare le proprie precisazioni in merito alla vicenda giudiziaria “Corsi d’Oro” che ha scosso in profondità il mondo della formazione a Messina. In modo particolare, il personale Ancol lamenta l’incertezza del proprio futuro lavorativo e le diverse mensilità arretrate che ancora gli spettano. « Noi dipendenti dell’Ancol Sicilia — si legge — firmatari di questo comunicato, intendiamo prendere le distanze dalle condotte dei nostri dirigenti. Posto che non giudichiamo l’operato di nessuno e che siamo fiduciosi nel lavoro svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine, ci teniamo a precisare che dal 2003, anno di avvio dell’attività formativa, abbiamo sempre lavorato e svolto le nostre mansioni con serietà, impegno, dedizione e zelo per portare avanti l’attività formativa nonostante le difficoltà economiche cui, in questi anni, ciascuno di noi ha dovuto far fronte. A questo proposito ci teniamo a mettere a conoscenza tutti che siamo creditori di parecchie mensilità retributive relative agli anni 2008 (adeguamento contrattuale), 2009, 2010, 2011, 2012, 2013. Crediti per i quali da mesi abbiamo già avviato le adeguate procedure legali.
Citando le parole di Papa Francesco “il lavoro dà dignità all’uomo” facciamo un appello al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta affinchè la nostra dignità non venga calpestata ulteriormente, e ricordiamo infine che siamo stati collocati in Cig senza che ci sia in atto alcuna procedura in merito presso l’Inps e che all’Ente per il quale prestavamo servizio è stato revocato l’accreditamento pertanto non sappiamo che futuro ci aspetta».
Una cosa è la dirigenza un’altra i dipendenti e proprio quelli dell’Ancol, in una nota, hanno ritenuto opportuno fare le proprie precisazioni in merito alla vicenda giudiziaria “Cori d’Oro” che ha scosso in profondità il mondo della formazione a Messina. In modo particolare, il personale Ancol lamenta l’incertezza del proprio futuro lavorativo e le diverse mensilità arretrate che ancora gli spettano. « Noi dipendenti dell’Ancol Sicilia — si legge — firmatari di questo comunicato, intendiamo prendere le distanze dalle condotte dei nostri dirigenti. Posto che non giudichiamo l’operato di nessuno e che siamo fiduciosi nel lavoro svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine, ci teniamo a precisare che dal 2003, anno di avvio dell’attività formativa, abbiamo sempre lavorato e svolto le nostre mansioni con serietà, impegno, dedizione e zelo per portare avanti l’attività formativa nonostante le difficoltà economiche cui, in questi anni, ciascuno di noi ha dovuto far fronte. A questo proposito ci teniamo a mettere a conoscenza tutti che siamo creditori di parecchie mensilità retributive relative agli anni 2008 (adeguamento contrattuale), 2009, 2010, 2011, 2012, 2013. Crediti per i quali da mesi abbiamo già avviato le adeguate procedure legali.
Citando le parole di Papa Francesco “il lavoro dà dignità all’uomo” facciamo un appello al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta affinchè la nostra dignità non venga calpestata ulteriormente, e ricordiamo infine che siamo stati collocati in Cig senza che ci sia in atto alcuna procedura in merito presso l’Inps e che all’Ente per il quale prestavamo servizio è stato revocato l’accreditamento pertanto non sappiamo che futuro ci aspetta».
Ecco i nomi dei firmatari del documento:
Giuseppa Mantarro, Giovanni Crifò, Stefano Manganaro, Erio Briguglio, Letterio Morgante, Giusy Vaccarino, Filippo Staiti, Mariateresa Privitera, Maria Inturri, Concetta Di Pietro, Concettina Affè Gaetano Varrica, Rosa Guglielmino.
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