Una segnalazione, giunta alla centrale operativa, ha messo in allarme i Carabinieri di San Fratello: nel parco dei Nebrodi, alcune persone caricavano legname in una zona boschiva, sottoposta a vincolo paesaggistico. Il sospetto che fosse legname ricavato dal taglio abusivo di alberi di proprietà demaniale ha fatto scattare i controlli lungo la SS 289, tra i territori di San Fratello e Cesarò.
A dare fondo ai sospetti dei militari un grosso autocarro proveniente da Cesarò-San Fratello, su cui erano stati caricati circa 80/90 quintali di legname. Il conducente, Cirino Cardali, 31 anni, residente a San Fratello, ha riferito ai Carabinieri che il legname era stato estratto dal taglio di alberi in contrada Levanche, agro del comune di San Fratello, posto quasi al confine con il territorio di Cesarò.
L’imbarazzo manifestato dal conducente, privo di documenti che attestassero la provenienza del carico, ha spinto i Carabinieri a chiedere all’uomo di accompagnarli sul luogo in cui il legname era stato caricato.
E proprio lì si trovavano quattro persone intente a caricare su un camion altro legname, con l’ausilio di una pala meccanica: Mario Cardali, 21 anni; Filadelfio Cardali, 22 anni; Salvatore Lanuto, 47 anni; Luigi Lanuto Luigi, 44 anni, tutti residenti a San Fratello.
Sul luogo è stata rinvenuta una catasta di 30 quintali circa di legname e due motoseghe, utilizzate per il taglio degli alberi di quell’area boschiva. Naturalmente i quattro uomini non erano in possesso di alcuna autorizzazione che consentisse loro di effettuare quel tipo di operazione.
Pertanto, per i cinque sono disposti gli arresti domiciliari per furto aggravato in concorso.
Oltre ai mezzi utilizzati per l’attività illecita, tutto il legname già pronto per il trasporto, per un peso di circa 120 quintali, è stato sequestrato.
(126)