Sfruttamento del lavoro e violazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: sono queste le accuse mosse contro una commerciante della provincia di Messina, denunciata dai Carabinieri. All’interno del negozio della donna è stata trovata, infatti, una lavoratrice senza contratto e con una paga inferiore a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in materia.
Ieri, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del lavoro irregolare, i Carabinieri della Stazione di Cesarò hanno deferito in stato di libertà una commerciante 36enne del luogo in quanto ritenuta responsabile di sfruttamento del lavoro e violazioni della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
I Carabinieri, durante un controllo all’esercizio commerciale di proprietà della donna, hanno accertato che all’interno del negozio era presente una lavoratrice che non risultava assunta con regolare contratto di lavoro ed era sottoposta a condizioni di sfruttamento poiché, da mesi, riceveva una retribuzione nettamente inferiore a quella stabilita dai contratti collettivi nazionali e territoriali e non proporzionata alla quantità e qualità dell’attività lavorativa prestata. Inoltre, i militari dell’Arma hanno rilevato violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare la mancanza del Documento di Valutazione Rischi, la mancata formazione ed informazione dei lavoratori nonché l’assenza dei sistemi di sicurezza antincendio.
Pertanto, al termine delle verifiche, la commerciante è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
(1350)