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Operazione Onion. Spaccio di cocaina, marijuana, usura con tassi astronomici ed estorsioni: 7 arresti

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gdfonionSette persone arrestate, altre 10 indagate, a vario titolo accusate di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione. Scatta così l’operazione Onion, dal nome di colui che è ritenuto il capo di un’organizzazione attiva in 4 comuni che ricadono a sud della provincia di Messina e a nord di quella di Catania. Per gli uomini della Guardia di Finanza, Comando Provinciale di Messina, a tirare le fila dell’organizzazione sarebbe stato Maurizio Cipolla, che a Giardini Naxos e Taormina spacciava cocaina e marijuana, delle quali si riforniva a Catania. Altri suoi fedelissimi si occupavano delle piazze di Mascali e Calatabiano. L’attività era strategicamente svolta, dotata persino di uomini “staffetta”, cui era affidato il compito di effettuare controlli ai caselli autostradali (prima del passaggio in auto dei corrieri) per accertare eventuali posti di blocco delle Forze dell’Ordine.  All’ok  delle staffette l’auto che trasportava il carico di droga percorreva tranquillamente la tratta autostradale. A far fallire l’imponente attività di spaccio le denunce di alcuni imprenditori, coinvolti, loro malgrado, negli altri settori criminali di competenza dell’organizzazione: l’usura e l’estorsione. Intercettazioni telefoniche hanno infatti stabilito che il gruppo prestava soldi con interessi annui del 500%. Stabilito anche che parecchi commercianti e imprenditori erano costretti a pagare il pizzo.  Chi, tra le vittime, opponeva resistenza, veniva anche minacciato con metodi chiaramente mafiosi. Un caso tra tutti rende evidente la forza intimidatrice del gruppo: un imprenditore che doveva restituire, gravata da interessi, la somma di euro 30mila euro, fu trasportato in auto nel cimitero di Giardini Naxos e lì minacciato di morte.

L’operazione Onion è stata coordinata dalla DDA, sostituti procuratori Vito Di Giorgio e Fabrizio Monaco.

Questi nomi dei destinatari delle misure cautelari: Maurizio Cipolla, Sebastiano Cateno Costanzo, Giovanni Caldara, Fabio Balzano, Alessandro Luca Zappalà. Per loro il gip ha disposto il carcere.

Arresti domiciliari, invece, per Francesco Spina e Carmelo Pelleriti.

 

 

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