Requisitoria del pubblico ministero Liliana Todaro per cinque dei sei imputati del processo scaturito dall’operazione “Matassa” che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Chiesta una condanna a 6 anni e 8 mesi per Fortunato Magazzù, a 8 anni per Piero Costa e a 4 per Carmelo Catalano. L’accusa ha inoltre chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi per Stefano Genovese e Michelangelo La Malfa. Stralciata al 12 gennaio prossimo, la posizione di Luca Siracusano.
L’inchiesta della procura messinese lo scorso maggio aveva portato alla luce presunte infiltrazioni nelle attività economiche e nella politica cittadina. Sotto i riflettori della magistratura finirono le ultime campagne elettorali per le elezioni regionali del 2012 e quelle politiche ed amministrative del 2013. Per l’accusa, attraverso un sistema clientelare, gli imputati avrebbero “ostacolato il libero esercizio del diritto di voto agli elettori” , in cambio di somme di denaro, generi alimentari, assunzioni presso strutture sanitarie, agevolazioni per il disbrigo di pratiche burocratiche.
Nel totale furono 50 gli indagati, in sei sono stati ammessi al rito abbreviato, per loro la sentenza è prevista il 28 dicembre. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro Billè, Salvatore Silvestro, Giuseppe Donato, Nino Cacia, Domenico Andrè e Pietro Fusca.
A febbraio, invece, compariranno davanti alla Seconda Sezione penale gli altri 44 imputati, ovvero coloro che hanno scelto il rito ordinario.
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