Quattro assoluzioni piene, una sentenza di non luogo a procedere ed una sola condanna. Si è concluso così il rito abbreviato seguito all’operazione “Indennizzo”, che aveva portato alla luce, nel settembre 2013, una serie di falsi incidenti stradali che avvenivano, secondo l’accusa, con la complicità di medici, avvocati, falsi testimoni e false vittime.
Il Gup del Tribunale di Barcellona, Salvatore Pugliese, ha assolto Bernardino Giuseppe Salamone, Giuseppe Luigi Milone, Domenico Giunta e Claudio Aliberti, tutti medici. I quattro erano stati colpiti da misure cautelari nel corso dell’operazione dei Carabinieri, scattata il 12 settembre 2013, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alle truffe a compagnie di assicurazioni.
L’impianto accusatorio è crollato ed i medici sono stati assolti con formula piena. Il Pm, Francesco Massara, aveva richiesto 5 anni per Milone e Salamone, 4 anni per Aliberti e 1 anno e 4 mesi per Giunta.
Solo una condanna, ad un anno e sei mesi, pena sospesa, emessa a carico di Mara Cosimini, imputata di truffa. Il gup ha disposto inoltre il non luogo a procedere per Giovanni Luciano Impalà.
Erano 111 le persone rinviate a giudizio nell’ambito del procedimento scaturito dall’operazione “Indennizzo”. Per dieci imputati, il processo si era aperto il 22 ottobre. Erano stati prosciolti, invece, 11 indagati.
(580)