Operazione Gotha VII. Eseguite 40 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti collegati all’associazione mafiosa denominata “famiglia barcellonese” riconducibile a Cosa Nostra.
I carabinieri di Messina ha dato esecuzione al provvedimento a carico di 29 soggetti (22 in stato di libertà e 7 già detenuti per altra causa), mentre la Polizia di Stato ha dato esecuzione, nell’ambito dello stesso provvedimento, nei confronti di ulteriori 11 soggetti, di cui 8 in stato di libertà e 3 già detenuti.
Le indagini
Le operazioni investigative sono state svolte nell’ambito della manovra svolta per disarticolare la famiglia mafiosa barcellonese e scaturisce da varie indagini condotte in sinergia tra il Comando provinciale di Barcellona, la sezione anticrimine di Messina, la squadra mobile di Messina e il commissariato di Barcellona. Le indagini, avviate già da diversi anni avevano portato all’arresto del capo mafia Carmelo D’amico, nel 2009, nell’ambito dell’operazione “Pozzo”. Grazie alle sue dichiarazioni è stato possibile fare una breccia all’interno della “famiglia” e proseguire con le indagini (Gotha 4 e Gotha 5), avvenute tra il 2013 e il 2015. Negli anni l’organizzazione mafiosa della provincia di Messina è riuscita sempre a riorganizzarsi, nonostante i gravi colpi inferti dalle forze dell’ordine e la decimazione delle fila della “famiglia”. Le indagini hanno consentito di fare chiarezza su decine di episodi estorsivi verificatisi nell’area barcellonese tra il 1990 e il 2017, individuandone i mandanti ed esecutori materiali. Il sodalizio mafioso, avvalendosi dell’assoggettamento e dell’omertà presente nel territorio programmava e commetteva delitti contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione, l’ordine pubblico con lo scopo di acquisire il controllo e la gestione di attività economiche, appalti pubblici, profitti e vantaggi ingiusti per l’associazione. La “famiglia barcellonese” aveva a disposizione anche un cospicuo arsenale di armi, necessario per confermare e affermare il controllo criminale dell’area, usando condotte violente nei confronti di chi osava ribellarsi.
L’associazione mafiosa
Circa una trentina gli episodi di estorsione ricostruiti: sebbene alcuni degli arrestati fossero già condannati e sottoposti a sorveglianza speciale, continuavano stabilmente a dedicarsi alle attività di racket.
Il modus operandi prevedeva dapprima il collocamento di una bottiglia con liquido infiammabile nei pressi della saracinesca dell’esercizio commerciale e, successivamente, l’avvicinamento da parte di alcuni degli arrestati per richiedere il pagamento del pizzo, da corrispondere, di norma, in occasione delle festività di Natale, Pasqua e Ferragosto. Ma non si limitavano a questo. Talvolta la “famiglia barcellonese” imponeva agli imprenditori di subentrare nei lavori pubblici inserendo all’interno degli appalti ditte controllate dall’associazione mafiosa. L’attività veniva finanziata da rapine a mano armata nelle più varie attività commerciali: oltre una ventina di commercianti e una decina di imprenditori. Tre dei soggetti arrestati, inoltre, hanno picchiato un imprenditore che aveva “preteso” il legittimo compenso a fronte di una precedente fornitura di calcestruzzo in favore di uno degli associati.
Estorsioni e rapine
Dalle indagini è emerso anche il movente di una brutale aggressione avvenuta nel settembre 2017 nel centro di Barcellona, in pieno giorno: la vittima aveva denunciato un’estorisione commessa ai suoi danni da tre membri dell’associazione, successivamente condannati a 8 anni di reclusione.
Sono stati anche rinvenuti due conistenti arsenali di armi appositamente reperite dall’associazione mafiosa al fine di garantirsi il controllo del territorio: 4 pistole semiautomatiche ed un revolver di grosso calibro, 2 fucili a pompa, un fucile mitragliatore da guerra unitamente a centinaia di munizioni di vario genere e calibro.
Ecco tutti i soggetti implicati nell’operazione Gotha VII
Le figure di spicco:
- MERLINO Antonino, resosi responsabile di varie estorsioni ai danni di commercianti del luogo per trarne il sostentamento proprio e quello della famiglia barcellonese
- SALAMONE Francesco, eletto consigliere di maggioranza nelle elezioni amministrative del giugno 2013 presso il comune di Terme Vigliatore, in una lista civica locale, e successivamente sospeso da quella carica dal luglio 2016, poiché colpito da misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Triade.
I 29 soggetti indagati dai Carabinieri:
- ANTONUCCIO Antonino, nato a Barcellona P.G. il 22.05.1963;
- BENVENGA Santino, nato a Barcellona P.G. il 13.09.1992;
- CALABRESE Tindaro, nato a Novara di Sicilia il 3.9.1973;
- CALDERONE Gianni, nato a Barcellona P.G. il 5.02.1983;
- CANNULI Francesca, nata a Messina il 09.07.1965;
- CHIOFALO Salvatore, nato a Barcellona P.G. il 26.09.1989;
- CHIOFALO Sebastiano, nato a Barcellona P.G. il 18.09.1993
- D’AMICO Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 17.2.1978;
- DE LUCA CARDILLO Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 25.9.1981;
- FOTI Mariano, nato a Barcellona P.G. (ME) 31.03.1970;
- GAROFALO Fabrizio, nato a Barcellona P.G. (ME) il 24.11.1969;
- IMBESI Ottavio, nato a Barcellona P.G. (ME) il 2.06.1971;
- IMPALA’ Giuseppe Antonio, nato a Barcellona P.G. il 19.11.1963;
- MERLINO Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 5.5.1968;
- MESSINA Francesco Carmelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 2.01.1947;
- MILONE Agostino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 28.4.1969;
- MILONE Filippo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 25.10.1936;
- MOLINO Domenico Giuseppe, nato a Barcellona P.G. (ME) il 16.10.1959;
- MUNAFO’ Massimiliano, nato a Barcellona P.G. (ME) il 30.03.1969;
- PICCOLO Salvatore, nato a Terme Vigliatore (ME) il 08.12.1966;
- RAO Giovanni, nato a Castroreale (ME) il 20.4.1961;
- SALAMONE Francesco, nato a Castroreale (ME) il 09.10.1961;
- SANTANGELO Salvatore, nato Barcellona P.G. (ME) il 12/09/1984;
- SCORDINO Carmelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 20.01.1963;
- SCORDINO Tindaro Santo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 08.05.1984;
- SPADA Sergio, nato a Palermo il 07.09.1980;
- TRECCARICHI Antonio Giuseppe, nato a Cesarò (ME) il 13.02.1964;
- TRIFIRO’ Carmelo Salvatore, nato a Barcellona P.G. (ME) l’11.05.1972;
- TRIFIRO’ Maurizio, nato a Rodì Milici (ME) il 6.7.1979.
Analogo provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Messina e dal Commissariato di P.S. di Barcellona P.G. a carico dei seguenti 11 soggetti:
- BELLINVIA Antonino, nato a Barcellona P.G. l’8.08.1954;
- CAMPISI Agostino, nato a Patti il 16.11.1961;
- CRISAFULLI Alessandro, nato a Barcellona P.G. il 18.08.1982;
- FOTI Francesco, nato a Barcellona P.G. (ME) il 5.01.1941;
- GIAMBO’ Carmelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 23.07.1971;
- GIARDINA Massimo, nato a Patti il 10.09.1977;
- LENA Tindaro, nato il 2.04.1973 a Patti;
- MAGGIO Alessandro, nato a Barcellona P.G. (ME) il 21.8.1987;
- MARINO Tindaro, nato il 15.06.1960 a Gioiosa Marea (ME);
- NAPOLI Santo, nato a Milazzo (ME) il 9.9.1950;
- PORCINO Angelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 19.04.1956.
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