Operazione Gotha 5: 29 condanne in abbreviato per la mafia emergente

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Erano 29, ieri, davanti al gup Eugenio Fiorentino del Tribunale di Messina; 29 imputati del procedimento penale scaturito dall’operazione Gotha 5 – che portò alla luce alleanze tra la mafia barcellonese e quella catanese. Avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, e ieri pomeriggio sono arrivate sentenze di condanna per tutti. L’accusa, rappresentata dai pubblici ministeri della Dda di Messina, Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, aveva chiesto condanne un totale di oltre 200 anni di carcere.

Molti tra gli imputati, a detta degli inquirenti, sarebbero nuove figure emergenti della mafia del Longano -“particolarmente spietati e violenti” – fu detto dagli inquirenti al momento dell’arresto, nel novembre 2015.
Il procuratore capo Guido Lo Forte aveva descritto “la natura di questo gruppo e la pericolosità delle azioni, cioe’ la sovrabbondanza della violenza rispetto all’obiettivo e questo – aveva aggiunto il capo della Procura messinese – ” costituisce la differenza tra le nuove leve e le vecchie menti pensanti. In questi non c’e’ il filtro di psicologia criminale delle vecchie leve. Questo denota attitudine indiscriminata alla violenza”.

Queste le condanne inflitte ieri: 9 anni a Marco Chiofalo e Giuseppe Ofria; 8 anni e 10 mesi a Bartolo D’Amico; 8 anni e mezzo a Giuseppe Cammisa; 8 anni a Sebastiano Torre e Antonino Biondo; 6 anni e 10 mesi a Salvatore Calcò Labruzzo e Angelo Bucolo; 7 anni e 8 mesi a Giovanni Pino; 5 anni e 2 mesi a Mario Pantè; 7 anni e 4 mesi a Orazio Salvo; 6 anni a Tindaro Calabrese; 6 anni e 8 mesi a Giuseppe Reale e Filippo Munafò; 6 anni e mezzo a Maurizio Trifirò; 5 anni e 8 mesi ad Alessio Alesci; 4 anni a Santino Benvenga e Salvatore Campisi; 3 anni e 10 mesi a Salvatore Artino e Franco Munafò; 3 anni e 8 mesi a Santo Gullo; 3 anni e mezzo ad Antonino Genovese; 2 anni e mezzo a Miloud Essaoula; 4 anni a Salvatore Chiofalo e Carmelo Crisafulli;3 anni e 2 mesi a Giovanni Fiore.

Ad Antonino Calderone, Nunziato Siracusa e Agostino Campisi, già condannati con sentenza definitiva nel processo Gotha 4, il gup ha inflitto un’ulteriore condanna per la continuazione del reato, rispettivamente di 1 anno, 6 mesi e 6 mesi.

L’operazione Gotha 5, il filone d’inchiesta denominato ‘ter’, portò alla luce, oltre la già nota e fiorente attività di traffico di droga e i collegamenti con le cosce catanesi del clan barcellonese, anche l’esistenza di un gruppo emergente specializzato nel racket delle estorsione ai danni di locali notturni del versante tirrenico della provincia di Messina e di compagnie di navigazione turistica nelle Isole Eolie.

L’inchiesta dei carabinieri di Messina e del Ros, coordinata dalla DDA di Messina, consentì di risalire agli autori di due diversi incendi, avvenuti nel 2014, che avevano provocato la distruzione di una discoteca e di una piccola nave impiegata per le crociere turistiche nelle isole Eolie, con danni per quasi due milioni di euro. Emerse inoltre il coinvolgimento del gruppo in un vasto traffico di sostanze stupefacenti per rifornire i locali estivi del litorale messinese.
Nel corso dell’udienza di ieri sono stati previsti i risarcimenti del danno, da definire in separata sede, per le parti civili che si sono costituite, con una provvisionale di 20 mila ciascuno per i comun di Barcellona Pozzo di Gotto, Furnari e Terme Vigliatore, per le associazioni antiracket Fai, Aocm, Fonte di Libertà di Terme Vigliatore, Lacai di Terme Vigliatore, Paolo Vive di Barcellona, ass. Codici onlus, ass. Codici Sicilia, ass. Obiettivo Legalità e ass. Sos Impresa.

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