Disposta l’autopsia della salma di Giovanni Perdichizzi, il 41enne che pochi giorni fa è stato assassinato all’interno del bar “Jolly” a Barcellona, freddato con due colpi esplosi da un fucile a canne mozze. Il magistrato di turno della Procura di Barcellona, Giorgio Nicola, ha affidato il compito, ieri pomeriggio, al medico legale che eseguirà l’esame autoptico al Policlinico. Proseguono intanto le indagini. Si cercano possibili tracce di una correlazione tra l’omicidio di Giovanni Isgrò, avvenuto circa un mese fa mentre il giovane si trovava in un salone da barba sito nella zona centrale della città del Longano, e quello di Perdichizzi. La Dda sta portando avanti degli accertamenti sul contenuto ritrovato all’interno del Suv nero, sottoposto a sequestro, che il 41enne guidava la sera dell’omicidio. Dalle indagini si cerca di risalire ai sicari che hanno commesso l’omicidio e a chi nell’ombra ha organizzato l’uccisione di Isgrò e Perdichizzi. Questa mattina si è tenuto un altro vertice alla Procura di Barcellona indetto da Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea, nel tentativo di discutere le strategie da attuare per fronteggiare il fenomeno mafioso. Vi hanno preso parte le massime autorità locali, con l’intento di affrontare l’emergenza criminalità. Oltre alla Dia e ai massimi rappresentanti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, alla riunione hanno preso parte i sostituti della Dda di Barcellona, Giorgio Nicola e Fabio Sozio, e della Dda di Messina, Giuseppe Verzera e Fabio D’Anna, il sindaco di Barcellona, Maria Teresa Collica, e Sofia Capizzi, dell’associazione antiracket “Liberi tutti”. Al termine del vertice in Procura, Sonia Alfano si è riunita con il sindaco e con il vice sindaco di Barcellona, con i quali è stata concordata una serie di iniziative di interesse sociale e di misure straordinarie utili per la città. «Chiediamo a tutte le istituzioni — ha concluso l’onorevole Alfano — a partire dal Presidente della Regione e dalle autorità nazionali, di comprendere che questo è un momento di emergenza e che come tale va affrontato. Non ultimo, è da valutare e rivedere gli organici delle forze di polizia che operano in questo territorio, alla luce di questa nuova escalation».
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