Una nave con 500 migranti a bordo ha attraccato al porto di Messina. Sono soprattutto eritrei, somali e pakistani gli uomini e le donne pronti a sbarcare: 372 uomini, 96 donne e 32 minori. Tra le donne ˗ categoria protetta ˗ sette sono in stato interessante e una di loro ormai prossima al parto. I nuovi arrivi hanno sollevato il problema dell’accoglienza in una città che fatica a trovare luoghi consoni per offrire una corretta ospitalità. Il Palanebiolo è ormai quasi saturo. Per far fronte a questa nuova ondata, il sindaco Renato Accorinti ha chiesto all’arcivescovo Monsignor Calogero La Piana di aprire le chiese. Permesso accordato, alcuni dei migranti giunti oggi verranno trasferiti nella chiesa dell’Immacolata di viale Boccetta dove riceveranno una prima accoglienza in attesa di essere trasferiti, probabilmente in giornata, a Palermo e Catania. Al momento, al molo sono presenti ad accoglierli la Protezione civile, l’assessore comunale alle Politiche del mare, Filippo Cucinotta, e la mediatrice culturale Clelia Marano. Le 500 persone hanno viaggiato in due barconi distinti e sono state soccorse da due navi per poi essere trasferite sul mercantile “Etna” che le ha portate, questa mattina, nella città dello Stretto. Di loro si occuperà ˗ tranne ovviamente le categorie protette ˗ la Prefettura.
Giusy Gerace
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