Una distesa di pesci morti galleggia nelle acque dello Stretto di Messina. Non si conosce la causa della moria di pesci che, in questi giorni, si sta verificando nelle acque che bagnano la riviera nord.
Segnalazioni sono già state effettuate alla Capitaneria di Porto da alcuni abitanti preoccupati per l’insolito fenomeno.
Circa 5 anni fa, era l’inizio di giugno del 2010, migliaia di pesci furono ritrovati morti, in parte in mare ed in parte spiaggiati, esattamente all’altro capo della città, a Mili. All’epoca si era pensato al guasto del depuratore che avrebbe provocato, secondo le prime ipotesi, il versamento in mare di sostanze nocive e velenose per i pesci. In realtà questa ipotesi fu scartata.
La stessa situazione si verificò due anni dopo, nell’agosto del 2012: una moltitudine di pesci fu trovata spiaggiata, anche questa volta, a Mili Marina. Anche all’epoca si avanzarono le ipotesi più disparate: dall’inquinamento del mare, alla pesca di frodo con cariche esplosive. Non se ne venne comunque a capo.
Oggi di nuovo pesci morti che galleggiano, in gran quantità, nelle acque dello Stretto e ben lontani dal depuratore “imputato” anni fa. Spetterà alle Autorità avviare le indagini ed effettuare eventuali analisi per escludere, o confermare, l’avvelenamento da sostanze nocive e, quindi, l’inquinamento delle acque.
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