Il gup del Tribunale di Palermo ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero per 26 indagati dell’inchiesta sulle presunte truffe dei teatri privati nei confronti dell’assessorato regionale dei Beni Culturali. Tra questi anche i messinesi Giuseppe Ministeri, rappresentante dell’associazione “Daf”, e Giovanni Scimone, rappresentante dell’associazione culturale “Scimone Sframeli”. Erano 72 gli indagati lo scorso febbraio quando la Procura di Palermo notificò la chiusura indagini di una inchiesta che ipotizzava il reato di truffa aggravata e falso ai danni della Regione siciliana. Erano 72 responsabili di organismi teatrali in Sicilia che, secondo l’accusa, avevano percepito illecitamente contributi regionali per 2 milioni e trecentomila euro. Una verifica della Guardia di Finanza aveva accertato che su 91 istituzioni culturali finanziate dalla Regione in 72 di queste c’erano irregolarita’, quali falsificazioni documentali, messa in scena di spettacoli ‘fantasma’, attestazioni mendaci, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati, uso di fatture false nell’ambito degli interventi di sostegno delle attivita’ teatrali per l’anno 2008.
Dall’indagine erano emersi diversi casi di falsita’ dei documenti presentati all’assessorato regionale sui costi sostenuti per realizzare rassegne e festival e per la produzione di attivita’ teatrali nel corso del 2008, su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero. L’ammontare dei fondi pubblici, che al tempo, per l’accusa, erano stati indebitamente percepiti raggiungeva complessivamente i 2.300.000 euro.
Questa, dunque, la tesi dell’accusa. Ma 7 mesi dopo è lo stesso Pm a chiedere l’archiviazione per 26 degli indagati.
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