Dovranno rispondere di estorsione l’uomo e la donna arrestati in flagranza di reato perché accusati di aver minacciato una persona di divulgare sul social network Instagram video che la ritraevano in atti sessuali. A denunciarli è stata la vittima stessa.
Nei giorni scorsi i militari dell’Arma hanno ricevuto la denuncia da parte della vittima che, recatasi presso una Stazione Carabinieri di San Filippo del Mela per chiedere aiuto, ha riferito di esser stata minacciata sul social network Instagram e che, se non avesse consegnato del denaro contante, avrebbe subìto la divulgazione di video che la ritraevano in atti sessuali. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno permesso di individuare i presunti autori che, dopo aver fissato l’appuntamento con la vittima, nel momento in cui è stato consegnato loro il denaro, sono stati subito bloccati dai militari della Stazione Carabinieri e della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Milazzo.
Gli arrestati sono stati accompagnati presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ravvisando nei loro confronti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di estorsione.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
Con il termine “sextortion” si usa indicare lo sfruttamento sessuale, in cui la minaccia di divulgazione di video, immagini o informazioni sessuali è il mezzo di coercizione, la forma di ricatto, per costringere la vittima a fare od omettere qualcosa, in questo caso la consegna di denaro contante, procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno. Spesso i social media sono la fonte del materiale sessuale ed il mezzo minacciato per condividerlo con gli altri.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
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