Si è arrampicato sul tetto del Tribunale, risalendo dall’impalcatura issata per i lavori di rifacimento del Palazzo di Giustizia, e da lassù, proprio in prossimità dei 4 cavalli, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto.
E’ così che un imprenditore di Barcellona ha voluto protestare contro quella che ha ritenuto fosse una condanna ingiusta. L’uomo, infatti, oggi in Appello, era stato condannato per intestazione fittizia di beni. Una sentenza che l’imputato riteneva di non meritare, ed allora, preso dallo sconforto, è salito sul tetto del tribunale.
A quel punto sono arrivati poliziotti, i suoi familiari, persino il magistrato che ha rappresentato l’accusa nel processo in cui l’uomo era coinvolto. Tutti impegnati nel tentativo di convincerlo a desistere dal proposito suicida. Tutti sul tetto. Ci sono riusciti. Alle 20 circa, dopo circa un’ora e mezza di trambusto, con una gran folla giù in strada, l’imprenditore insoddisfatto della Giustizia è sceso.
Tutto è bene, dunque, quel che finisce bene ma, al fine di evitare emulatori, sarà bene che i lavori al Palazzo di Giustizia siano conclusi a breve termine. Quell’impalcatura va tolta.
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