La Guardia di Finanza ha sequestrato 180mila articoli privi dei requisiti minimi di sicurezza e, in alcuni casi, del marchio “CE” in vendita in un negozio di Milazzo, in provincia di Messina. Si tratta di articoli di diverso tipo, da giocattoli, a prodotti per la casa, a materiale elettrico. Multato l’imprenditore proprietario dell’attività.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sottoposto a sequestro oltre 180.000 articoli di vario genere presso un esercizio commerciale di Milazzo, gestito da un imprenditore cinese, perché privi dei requisiti minimi di sicurezza, segnalando il titolare alla locale Camera di Commercio per le previste sanzioni amministrative.
L’operazione è stata condotta nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo del territorio svolta dai militari della Compagnia Guardia di Finanza di Milazzo, coordinati dal Gruppo della città mamertina.
Le indagini della Guardia di Finanza
In particolare, nel corso del controllo eseguito, le Fiamme Gialle rinvenivano una gran quantità di beni, dai semplici prodotti per la casa a piccolo giocattoli, sino a materiale elettrico, oggi tutti cautelati, in relazione ai quali riscontravano l’assenza delle informazioni minime tali da consentire all’acquirente di accertarne la provenienza, ovvero il materiale impiegato per il loro assemblaggio, nonché in taluni casi anche la mancanza del marchio “CE”, garanzia di conformità agli standard europei. La marcatura CE costituisce, infatti, un attestato di sicurezza a garanzia della filiera di produzione e dell’affidabilità dei materiali adoperati per la realizzazione degli articoli.
L’attività di contrasto della Guardia di Finanza agli illeciti in materia di sicurezza dei prodotti rimane un settore di primaria importanza, vieppiù rispetto a specifiche tipologie di articoli rivolti a ragazzi e bambini, nei cui confronti lo scorretto utilizzo o l’indebita messa in vendita potrebbero recare danni alla salute dei consumatori.
Parimenti, non di minore importanza, tale attività è rivolta a tutelare i commercianti onesti ed il corretto funzionamento del mercato di riferimento, spesso falsato proprio da comportamenti della specie, sacrificando le più elementari norme di sicurezza per ragioni di convenienza economica.
L’operazione testimonia, quindi, il costante impegno profuso dal Corpo a presidio della sicurezza e salvaguardia della salute pubblica, non disgiunta da una sempre maggiore ed incisiva azione di legalità nel più ampio contesto dell’ordine e della sicurezza economico-finanziaria, con particolare riguardo alla tutela dei diritti dei consumatori finali e della libertà di concorrenza del mercato.
FONTE: Guardia di Finanza – Comando provinciale di Messina
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