Messina. Arrestato nelle prime ore di oggi, 12 febbraio, un 28enne calabrese trovato in possesso di eroina e cocaina per un valore di quasi 500mila euro.
Nella prima mattinata di oggi i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina hanno tratto in arresto Pietro Modaffari, incensurato dimorante a Meliccuccà (RC), dipendente di un’azienda agricola che commercializza formaggi ed altri alimenti.
Il giovane era sbarcato a Messina alla rada San Francesco, a bordo del suo autocarro tentando di confondersi nel traffico veicolare che ogni giorno attraversa l’area dello Stretto.
Modaffari, però, è incappato in un posto di controllo dei Carabinieri che, notando il nervosismo dell’uomo, hanno deciso di approfondire i controlli ispezionando il retro del furgone. Nel vano posteriore del veicolo, i militari dell’Arma, hanno trovato un pezzo di ricambio di un camion, oggetto decisamente sospetto considerando che il mezzo era destinato al trasporto di formaggi ed alimenti.
La presenza di un pezzo meccanico ha insospettito i Carabinieri che hanno chiesto chiarimenti al giovane conducente il quale, in evidente stato di agitazione, avrebbe affermato di dover portare il pezzo ad uno “sfasciacarrozze” per cercare alcuni pezzi di ricambio utili a ripristinarlo.
La spiegazione, decisamente poco chiara, fornita dal giovane 28enne non ha convinto i militari dell’Arma che hanno deciso di spostare il pezzo dal vano posteriore dei veicolo. È stato così possibile individuare un doppiofondo nel quale erano stati nascosti 8 involucri contenenti 6kg di droga. Tre involucri, di colore verde e un peso complessivo di quasi tre chili e mezzo, contenevano cocaina, gli altri 5 imballi, di cellophane trasparente, celavano circa due chili e mezzo di eroina.
Il giovane 28enne calabrese è stato subito tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, il veicolo e la sostanza stupefacente sono stati posti sotto sequestro. La droga previo campionamento sarà sottoposta ad accertamenti tecnici presso i laboratori del Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per stabilire l’esatta composizione e la quantità e qualità del principio attivo presente.
Il valore commerciale dello stupefacente sequestrato ammonta ad oltre 500 mila euro ed era, potenzialmente, sufficiente a soddisfare le esigenze del mercato dell’intera provincia di Messina per diverse settimane.
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