La Polizia Municipale di Messina ha sequestrato circa 50 kg di merce in un supermercato della zona Nord della città. Durante il controllo della regolare attività di vendita al dettaglio del supermercato, sono state riscontrate gravi violazioni nella tracciabilità degli alimenti venduti, nonché il pessimo stato di conservazione, tali da renderli inidonei al consumo. Si è provveduto, quindi, al sequestro di formaggi, salumi e carni confezionate. Per i titolari dell’attività commerciale (di cui non è stato reso noto il nome) è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria e amministrativa ai sensi della legge 283/1962 e le sanzioni amministrative ai sensi del D. lgs n. 231/2017.
Nella giornata di ieri, 26 dicembre, la Polizia specialistica guidata dal Comandante Vicario Commissario Giardina Giovanni si è concentrata sul controllo del rispetto delle prescrizioni previste dalle misure anti Covid. Nello specifico sono stati controllati 50 veicoli e 35 persone, con l’accertamento di due violazioni del Dpcm per spostamenti fuori dal Comune che non rientravano nei casi previsti.
È proseguita l’azione di contrasto all’ambulantato abusivo, con multe per due ambulanti per mancato rispetto della legge regionale sul commercio. Inoltre, la Polizia Ambientale ha effettuato diversi accertamenti di illeciti ambientali ai sensi dell’art. 192 del dlgs 152/2006 e dell’ordinanza sindacale 232/18 (5 verbali da 450€ e 3 da 600€).
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Come mai nelle altre città della nostra ITALIA, quando avvengono questi avvenimenti pericolosi per la salute pubblica, si danno i nomi dei supermercati. La nostra POLIZIA municipale che legge applica “modu proprio”. Bisogna informare ii Sindaco di questa loro iniziativa. Lui saprà come comportarsi o quanto meno ci spiegherà il perché di queste indagini senza “NOMI”.
scusate un plauso alla polizia municipale x il lavoro svolto nel sequestro di merce andata male e in vendita in un supermercato di messina zona sud a discapito della salute dei clienti ma mi chiedo perché nn pubblicate anche i nomi di tali malfattori che lucrano sulla salute dei clienti?