Messina. Conclusa la fase istruttoria per il processo di secondo grado contro Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo ritenuti responsabili della morte di Lorena Mangano.
Lorena, giovanissima studentessa universitaria di Capo D’Orlando, aveva solo 23 anni quando, nel giugno del 2016, la sua Fiat Panda era stata travolta dall’Audi TT lanciata a folle velocità sulla via Garibaldi: alla guida del veicolo c’era Forestieri che stava gareggiando con l’auto guidata da Gugliandolo. Inutili i soccorsi: Lorena si è spenta qualche giorno dopo al Policlinico di Messina.
Dopo una prima condanna di Forestieri e Gugliandolo, rispettivamente a 11 e 7 anni di reclusione, lo scorso ottobre è arrivata la richiesta di conferma della condanna, ad opera del sostituto procuratore Felice Lima, al ricorso in appello.
I legali dei due imputati, Salvatore Silvestro per Forestieri e Pietro Luccisano per Gugliandolo, hanno provveduto ad esporre le proprie richieste alla Corte d’Appello. L’avvocato Silvestro, con una lunga arringa, ha chiesto la riduzione della pena per Gaetano Forestieri, in quanto ha confessato l’accaduto. Per Giovanni Gugliandolo, il cui veicolo non era coinvolto nell’incidente mortale, è stata richiesta l’assoluzione.
Per concludere la fase dibattimentale sarà dato spazio alle repliche prima del sostituto procuratore, Felice Lima, e poi dei legali delle parti civili: gli avvocati Filippo Pagano, Roberto Argeri e Francesco Rizzo che rappresentano i familiari di Lorena Mangano e l’Associazione Italiana delle Famiglie delle Vittime della Strada.
La sentenza per il processo di secondo grado è prevista il 15 marzo prossimo.
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