Messina. Niente sconti di pena per i cinque imputati dell’operazione “Gotha 6” ritenuti colpevoli di quasi un ventennio di omicidi di mafia nel barcellonese.
La Corte d’Appello del Tribunale di Messina ha confermato, ieri, la pesante condanna ottenuta in primo grado con rito abbreviato cui 5 degli 8 imputati avevano fatto ricorso.
17 gli omicidi, eseguiti fra il 1993 e il 2012, per i quali sono ritenuti responsabili Tindaro Calabrese e Carmelo Trifirò, condannati a 30 anni di reclusione, e 12 anni per Salvatore Chiofalo, accusato di tentato omicidio.
Confermate, inoltre, le ingenti condanne nei confronti di due dei cinque collaboratori di giustizia che avevano deciso di ricorrere in appello: per Santo Gullo 18 anni e 4 mesi e per Franco Munafò 17 anni e 8 mesi di reclusione.
Non avevano, invece, tentato il ricorso Carmelo D’Amico, Francesco D’Amico e Nunziato Siracusa condannati in primo grado a pene dai 20 ai 30 anni.
Si conclude così il sesto capitolo della massiva operazione di giustizia, riunita sotto il nome “Gotha”, che attraverso le indagini dei carabinieri del ROS, coordinate dai sostituti procuratori della DDA di Messina Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio, aveva ricostruito 17 fatti di sangue di stampo mafioso, fra i quali un triplice delitto e un tentato omicidio.
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